Ucraina, Children of war, il portale che traccia il destino dei 16 mila bimbi deportati in Russia per essere rieducati e dei 461 deceduti

Ucraina, Children of war, il portale che traccia il destino dei 16 mila bimbi deportati in Russia per essere rieducati e dei 461 deceduti
di Franca Giansoldati
Martedì 28 Febbraio 2023, 11:03
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461 bambini morti, 927 feriti gravemente, 349 dispersi, 16221 deportati, 307 ritornati alle famiglie di origine. E' un computo terrificante quello che viene aggiornato giorno dopo giorno dalla polizia e dalla procura ucraina, ora disponibile sul sito creato dal governo di Kiev grazie ai fondi del governo canadese. E' lo specchio deformato del conflitto, quello che annienta i più piccoli e che nessuno vorrebbe leggere mai, specie se tutto questo avviene nel cuore dell'Europa. Secondo Children of war purtroppo le cifre reali sono probabilmente più alte, poiché i dati provenienti dai territori occupati o dalle aree con ostilità in corso non possono essere confermati o sono al momento inaccessibili.

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Il 27 febbraio, la Commissione europea e la Polonia hanno annunciato un'iniziativa congiunta volta a localizzare i bambini ucraini rapiti dalle truppe russe nei territori occupati. L'iniziativa ha ricevuto il sostegno delle Nazioni Unite e mira a raccogliere prove che aiutino a localizzare i bambini ucraini che sono stati portati illegalmente in Russia, nonché ad accusare coloro che li hanno rapiti. Il trasferimento da parte della Russia di migliaia di bambini dall'Ucraina è "probabilmente la più grande deportazione forzata della storia moderna", ha dichiarato lunedì il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.


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«Il crimine più agghiacciante è che la Russia ruba i bambini ucraini», ha detto Kuleba in un video messaggio nel giorno di apertura della sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra, dove si stanno affrontando i presunti crimini di guerra della Russia in Ucraina. «Questo è un crimine genocida», ha aggiunto.

Secondo un rapporto sostenuto dagli Stati Uniti e pubblicato all'inizio di febbraio, la Russia ha detenuto almeno 6.000 bambini ucraini in siti in Crimea e in Russia, il cui scopo principale sembra essere la rieducazione politica.

In pratica una specie di lavaggio del cervello, la de-ucrainizzazione per essere riprogrammati in chiave russofona. I ricercatori dell'Università di Yale hanno identificato almeno 43 campi e altre strutture in cui sono stati detenuti bambini ucraini, che facevano parte di una "rete sistematica su larga scala" gestita da Mosca dopo l'invasione dell'Ucraina nel febbraio 2022.

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Sul sito è possibile vedere la scheda di ogni bambino e la ricerca è possibile inserendo il cognome del piccolo. Il tracciamento del destino dei piccoli appare immediato. Per quasi cinquecento minori appare la data della morte, quasi sempre a causa di bombardamenti.

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