Zaporizhzhia, terrore nella città martire sotto attacco da settimane: «Nessuna pietà per i bimbi»

Il cento, annesso dai russi con un referendum farsa, è vicino alla centrale nucleare più grande d'Europa

Zaporizhzhia, terrore nella città martire sotto attacco da settimane: «Nessuna pietà per i bimbi»
Zaporizhzhia, terrore nella città martire sotto attacco da settimane: «Nessuna pietà per i bimbi»
di Mauro Evangelisti
Lunedì 10 Ottobre 2022, 08:29 - Ultimo agg. 8 Aprile, 19:44
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«Hanno distrutto decine di case e palazzi in cui c'erano dei civili. Famiglie, bambini. Non hanno avuto pietà» raccontano a Zaporizhzhia. Il paradosso è che Putin sta bombardando la Russia. La regione di Zaporizhzhia è stata teatro di uno dei quattro referendum-farsa per i quali il Cremlino ha proclamato unilateralmente l'annessione.

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Eppure, l'esercito russo non controlla tutti questi territori (tra l'altro non ha mai chiarito quali siano i confini di queste regioni che ora farebbero parte della Federazione).

E Zaporizhzhia, 800mila abitanti, conosciuta anche perché in quella regione c'è la centrale nucleare più grande d'Europa che i russi hanno sottratto agli ucraini e per i quali i rischi sono altissimi, sta diventando una nuova città martire, come già era successo a Mariupol. Nelle ultime settimane è stata raggiunta dai missili in varie occasioni, già all'inizio della settimana scorsa un attacco aveva causato una ventina di vittime, ma altri ce n'erano stati in precedenza. E nella notte tra venerdì e sabato ci sono stati dei violenti bombardamenti, i russi hanno lanciato ancora missili che hanno causato di nuovo morte e distruzione. Molti civili sono rimasti intrappolati sotto le macerie dei palazzi distrutti, si è scavato per salvarli.


STRAGE
Il bilancio iniziale, diffuso dal consiglio comunale della città, parlava di 17 morti; ieri sera quella cifra è stata ritoccata al ribasso da fonti governative, ma successivamente da Zaporizhzhia è stato ribadito che purtroppo il dato più alto è quello corretto. Spiegano le autorità ucraine: «Decine di case private, due condomini e infrastrutture civili della città sono stati presi di mira. A seguito dei colpi diretti di missili, il primo e il settimo piano di un edificio di nove sono stati distrutti. Inoltre, due attacchi missilistici hanno colpito il settore privato del distretto di Dnipro». Il segretario del consiglio comunale di Zaporizhzhia, Anatoliy Kurtev, ha raccontato: «Hanno attaccato la città durante la notte. Almeno 20 case private e 50 condomini sono stati danneggiati. Sono decine le persone portate in gravi condizioni in ospedale. Molti sono stati curati per fortuna con ferite più lievi».

 


Eppure, l'orrore di questa guerra non è limitato solo a Sud, alla città di Zaporizhzhia bombardata senza risparmiare obiettivi civili. Nella regione di Sumy, a Nord Est, è stato segnalato che un drone ha lanciato una bomba nel parcheggio vicino a un negozio. Una donna di 41 anni, madre di tre figli, è stata uccisa. E se è vero che l'esercito ucraino sta guadagnando terreno e recuperando villaggi che erano stati presi dai russi sia a Est sia a Sud, sono segnalati anche combattimenti cruenti a Bakhmut, nel Donetsk, dove invece i russi stanno facendo progressi. A Lyman, una delle cittadine in cui gli ucraini sono riusciti a cacciare l'esercito di occupazione, si sta lavorando anche per comprendere meglio gli orrori compiuti. Si sta scavando per recuperare i cadaveri trovati nelle fosse comuni. Sono stati recuperati i primi venti corpi, secondo i testimoni tra le vittime c'è una famiglia con due bambini piccoli.

 

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