Bollette pazze, è un crescendo a Casoria. Non solo quelli sugli arretrati ma anche i bollettini dell’anno in corso presentano criticità e imbarazzo. “La tassa sulla Tari mi è arrivata solo oggi mentre la scadenza della prima rata era del 28 febbraio: ma tutto questo è normale?”, si chiede un cittadino, Aldo Capasso, che affida la sua denuncia ai social.
Intanto, i consiglieri comunali del Partito Democratico Cassettino, Rullo, Esposito, Ramaglia e Graziuso, incalzano con una nuova un’interrogazione urgente a risposta scritta.
“Da tempo chiediamo al sindaco di impedire quelle che appaiono delle vere e proprie persecuzioni ai danni dei cittadini.
Anche i cittadini sono sul piede di guerra: “Se viene proposta una class action sarò tra i primi a prenderne parte – dice Salvatore Isernia – Mi sono arrivate bollette inerenti agli anni 2016 e 2017 quando ancora non ero residente, ma non è bastato un certificato di residenza storico per annullarle: la società mi chiede altri atti con grave violazione della privacy. Ma dico: è lecito chiedere all’utente atti notarili e contratti Enel per dimostrare che loro hanno sbagliato?”.
Il Pd è determinato ad andare fino in fondo: “Alla Iuce deIl’assordante silenzio a cui assistiamo da giorni, di questa vicenda sarà la magistratura ad occuparsene. Siamo stanchi di assistere a richieste di pagamento relative a crediti inesistenti. Siamo stanchi di veder calpestati i più elementari diritti dei cittadini. Sono veri e propri “soprusi” anche perché Publiservizi costa cara ai casoriani”.