Bollette pazze fino a 500 euro, protesta degli utenti a Salerno Sistemi

Bollette pazze fino a 500 euro, protesta degli utenti a Salerno Sistemi
di Sabino Russo
Giovedì 19 Giugno 2014, 22:29 - Ultimo agg. 20 Giugno, 08:16
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SALERNO - Salerno Sistemi: cittadini inviperiti contro il caro acqua. A mandarli su tutte le furie l'arrivo di bollette pazze, che in alcuni casi raggiungerebbero anche i 500 euro. A finire sotto accusa anche il mancato rilevamento del consumo effettivo da parte degli addetti.

Monta la protesta dei contribuenti salernitani. Ieri mattina erano una cinquantina presso gli sportelli della partecipata a esprimere il proprio dissenso contro gli aumenti sulla bolletta dell’acqua. A far lievitare il costo anche il conguaglio delle somme non versate, che ha comportato un aumento del 13,4 per cento alla voce parte idrica, oltre ai vari canoni di spesa (depurazione, fognature, manutenzione), di cui i cittadini lamentano, in alcuni casi, il mancato usufrutto.

«Gli operatori non fanno neanche la lettura del contatore e ogni volta si trovano più di 100 euro di differenza rispetto a quanto realmente consumato – ha denunciato Gennaro De Feo, uno dei cittadini in fila a protestare – A qualcuno sono arrivate anche bollette di 400-500 euro e non sa come fare. Se l’acqua è un bene pubblico vogliamo pagare il giusto. Sono previste, poi, spese di manutenzione, di depurazione e fognature di cui non usufruiamo, perché quando necessita un intervento ci viene risposto che dobbiamo farlo a nostre spese». Erano circa una cinquantina, ieri mattina, i cittadini che chiedevano spiegazioni presso gli sportelli della partecipata. «La misura ormai è colma – tuona un altro – Non posso sentirmi rispondere se vuole pagare bene, altrimenti faccia come crede. Cerchiamo chiarimenti, ma riscontriamo solo arroganza. Se il sindaco vuole fare le Luci d’artista o mantenere certi fannulloni non chieda a noi di pagarne le spese. Chiediamo all’amministrazione se è possibile fare qualcosa, perché non possiamo essere tartassati così tanto, dopo che paghiamo già una bolletta dei rifiuti esorbitante, l’aliquota sulla prima casa e tutto il resto, senza avere dei servizi e senza essere tutelati e rispettati».

Clima teso che si inserisce in un contesto non meno agitato che coinvolge anche i lavoratori della stessa partecipata, che da quasi 2 mesi hanno innescato un braccio di ferro con i vertici della holding dopo l’annuncio del taglio di tutti i benefit e degli accordi di secondo livello. Proprio l’altro giorno l’assemblea dei lavoratori ha votato all’unanimità la richiesta d’intervento da parte della prefettura per dirimere la vertenza. La proprietà, pur riconoscendo l’aumento proveniente dal rinnovo del contratto, ha disdetto tutte le indennità e i premi, che ammontano a circa 57 euro, oltre a portare i ticket pasto da 8,30 euro a 7 euro per tutti quanti. Un taglio che fa seguito a quello di circa 140 euro già subito lo scorso anno dai dipendenti per il mancato raggiungimento del premio di partecipazione, che scade proprio il 2014.

I lavoratori già 2 anni fa incrociarono le braccia dopo che il consiglio di amministrazione impose ai 123 dipendenti la riduzione di 200 euro mensili dallo stipendio, oltre alla perdita dell'indennità di presenza (di sette euro circa). Un taglio dello stipendio che finora, complessivamente, ha visto un dimagrimento della busta paga di quasi 400 euro.





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