Capri, cadavere tra i Faraglioni: l'ipotesi della caduta dagli scogli

Decisiva l'autopsia per risalire all'identità dell'uomo

Le operazioni di recupero del corpo
Le operazioni di recupero del corpo
di Anna Maria Boniello
Sabato 2 Settembre 2023, 08:30 - Ultimo agg. 14:20
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Sarà il giallo dell'estate se con l'autopsia all'Istituto di medicina legale a Napoli non si riuscirà a risalire all'identità del cadavere dell'uomo che ieri alle 11 è stato recuperato dalla motovedetta della Guardia Costiera di Capri, a largo della Grotta dell'arsenale nella baia di Marina Piccola, dove terminano i tornanti di via Krupp. L'allarme alla Capitaneria di Porto, con il tenente di vascello Emanuele Colombo, è arrivato attraverso la telefonata di un turista che aveva noleggiato una canoa a Marina Piccola e si era trovato, a pochi metri dall'imbarcazione, il corpo senza vita.

La Capitaneria ha dirottato sul posto il battello veloce in dotazione «Bravo 123», che era già in quello specchio d'acqua per un altro soccorso, mentre dal porto di Marina Grande partiva la motovedetta CP858, dotata di tutti i mezzi di soccorso e che ha recuperato il cadavere. 

Pochi minuti ad altissima velocità per la motovedetta che ha ormeggiato in uno spazio adibito allo sbarco delle salme nel porto turistico, lontano dalla folla di vacanzieri che cominciavano ad affollare Marina Grande e il porto commerciale.

A terra il corpo è stato esaminato dai medici del 118. Nonostante il cadavere sia stato trovato in mare, l'uomo aveva ancora addosso jeans, una t-shirt bianca e scarpe, anche se la zona da lui attraversata è una larga fascia di costa frastagliata con altissime rocce che proteggono la Grotta dell'arsenale dalle onde e anche le varie cale e calette che la circondano. 

 

Questa zona è fuori dal circuito caprese delle passeggiate in riva al mare e tra le tante ipotesi della morte, quasi tutte escludono il suicidio, ma si affaccia sempre più prepotentemente quella di una caduta tra gli scogli e il mare che poi avrebbe trascinato il corpo al largo. Sulle braccia, sulla schiena e sul viso visibili le escoriazioni. Probabilmente è stata un'onda più forte delle altre a sbattere l'uomo contro il cordone di rocce che circonda la zona, che un tempo veniva chiamata la spiaggia dei nudisti. 

Secondo le prime ipotesi l'uomo era rimasto in acqua alcune ore e poiché il ritrovamento è avvenuto alle 11 il corpo si trovava in acqua dalle 4 alle 5 ore poiché non presentava segni di decomposizione.

Dopo la prima ricognizione dei sanitari del 118, il magistrato ha disposto il trasferimento del la salma a Napoli, Istituto di Medicina Legale, per poter effettuare l'autopsia e anche esami per risalire all'identità. 

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A Capri le forze dell'ordine stanno facendo le loro ricerche negli alberghi e nelle case turistiche poiché l'unico elemento a cui poter fare riferimento è il nome inciso nella fede nuziale che l'uomo portava al dito. La Capitaneria di Porto ha chiesto l'intervento della società di trasporti funebri locali che effettua servizi di trasferimento anche a Napoli e il cadavere dell'uomo rimasto senza nome è stato imbarcato sulla motonave lenta della Caremar «Naiade».

Il ritrovamento del cadavere a poche centinaia di metri dalla Grotta dell'arsenale ha impressionato tutti i bagnanti naturalisti habitué della zona, ma nessuno è riuscito a risalire a chi fosse l'uomo che probabilmente all'alba si aggirava in quel punto dell'isola. A meno che non fosse un appassionato di astronomia visto che nella notte tra giovedì e venerdì sarebbe avvenuto il fenomeno della luna blu, un episodio rarissimo che quest'anno è avvenuto il 31 agosto. 

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