Antonella (nome di fantasia) dopo l’ultimo pestaggio subito aveva fatto di tutto per sfuggire al marito Carmine. Pur di tenerlo a distanza di sicurezza la donna e i figli avevano lasciato l’abitazione di Casalnuovo per rifugiarsi in casa di una parente, dove però ieri Carmine è improvvisamente comparso. Giunto come una furia sotto la casa in cui la donna ha trovato ospitalità, l’uomo ha urlato e inveito minacciosamente all’indirizzo della moglie. Ma i carabinieri, diretti dal maggiore Pietro Barrel, comandante della compagnia di Castello di Cisterna, sono intervenuti scongiurando il peggio. Hanno acciuffato Carmine e lo hanno arrestato. Carmine Mozzillo, 48 anni, è ora ai domiciliari.
Mozzillo a Casalnuovo è consigliere comunale della maggioranza di centrodestra. È stato eletto tre anni fa con 343 voti con la lista civica Campania Libera. Ma nonostante i suoi impegni di rappresentante delle istituzioni l’uomo si è più volte reso protagonista di gesti violenti.
Trascorsi «burrascosi», il consigliere comunale si è reso protagonista di altri episodi violenti. Nel 2018 il suo nome fini in un’interrogazione parlamentare del M5s: il 22 novembre di quell’anno il consigliere comunale pentastellato Christian Cerbone fu aggredito prima verbalmente e poi fisicamente. L’episodio si consumò al Comune, durante una seduta di commissione. Mozzillo, alto, piuttosto imponente, infilò la testa di Cerbone, persona minuta, di bassa statura, nel cestino porta rifiuti.
Ma non è finita. Nel 2013 Mozzillo, all’epoca consigliere comunale di opposizione, dopo un litigio con l’ingegnere capo del Comune, trascorse una notte barricato in municipio in segno di protesta. In quell’occasione l’ex sindaco Antonio Peluso chiese l’intervento del prefetto per farlo rimuovere dalla carica. Nella lettera al prefetto gli amministratori di Casalnuovo affermarono che «il consigliere Udc, così come documentato da relazioni della polizia municipale e delle commissioni consiliari, aveva ormai passato il limite» con una serie di gesti violenti e aggressioni».