Costiera, record di visitatori in autunno: «È Campania divina»

Regione e albergatori lanciano la sfida

Sorrento
Sorrento
di Massimiliano D'Esposito
Domenica 15 Ottobre 2023, 09:46
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«Lavoriamo per un 2024 da record, con l'obiettivo di migliorare i numeri già positivi di quest'anno e confermare gli standard di qualità che da secoli fanno della Campania una delle mete più ambite dai viaggiatori di mezzo mondo». Felice Casucci, assessore regionale al Turismo, e Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Campania, hanno tracciato le prospettive del settore dell'ospitalità in occasione del Ttg di Rimini dove è stato presentato il brand «Campania Divina», caratterizzato dal connubio di beni culturali, eccellenze enogastronomiche e bellezze naturali. «La nostra Regione ha offerto un grande segnale di vitalità, identità e coesione - sottolinea Casucci - promuovendo anche i territori attualmente più in difficoltà come le aree interne e la zona flegrea, la cui natura vulcanica è un elemento di rischio ma anche una enorme opportunità per attirare visitatori da ogni angolo del mondo».

Altrettanto ottimista Iaccarino: «La stagione estiva 2023 si è conclusa con numeri molto positivi per quanto riguarda arrivi e presenze.

Di qui alla fine dell'anno e poi nel 2024 intendiamo confermare e, se possibile, migliorare queste performance, incrementando costantemente la qualità dei servizi offerti ai nostri ospiti». E le premesse per l'ulteriore salto di qualità ci sono tutte. «In questi giorni ho avuto modo di confrontarmi con addetti ai lavori delle zone costiere, delle isole e delle aree interne della Campania - puntualizza il leader degli albergatori regionali - e tutti concordano sul fatto che la prossima stagione può andare addirittura meglio di quella che si sta chiudendo e che già ha fatto segnare numeri da primato».

Ma anche mantenere gli attuali livelli di incoming rappresenterebbe un successo. «Quest'anno abbiamo registrato incrementi del turismo regionale, che vanno dal 15 al 35% sui grandi vettori aerei, ferroviari e portuali rispetto al 2022 - spiega Casucci -. Anche per la ricettività alberghiera ed extralberghiera superiamo in maniera comparata l'annualità precedente (dal 5 al 25%). Abbiamo poi registrato un insolito picco di presenze in fase non stagionale nelle aree interne con una maggiore domanda del turismo di qualità. In materia di turismo culturale abbiamo avuto soddisfazioni significative sulle aree archeologiche e museali meno conosciute (l'addizione oscilla tra il 10 e il 20%), aumentando le presenze presso i consueti grandi attrattori. Conserviamo una fragilità del tessuto imprenditoriale, che ha difficoltà a investire in zone non costiere ma stiamo invertendo la rotta attraverso le nostre nuove disposizioni in materia di turismo del vino e dell'olio, naturalistico e scolastico. La fotografia, insomma, è di piena salute ma anche di grande innovazione».

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Positivi anche i dati che emergono dallo studio Enit condotto da Unioncamere con il supporto di Isnart e presentato alla Ttg di Rimini. Con l'8 per cento delle scelte di vacanza dell'estate 2023 del mercato domestico la Campania si conferma nella top cinque delle destinazioni degli italiani. Mare e il binomio costa più cultura resta un caposaldo dell'offerta, con le mete campane a traino delle destinazioni di punta per i mercati internazionali. Un altro dato interessante è relativo al sentimento dei turisti stranieri: il 20 per cento sceglie le destinazioni italiane in quanto espressamente attratti dal nostro stile di vita, associando al bel paese una «allure» di esclusività.

«Le tendenze che emergono dallo studio sono un'ulteriore conferma che l'Italia sta intercettando la ripresa del turismo, con un aumento della domanda da parte dei visitatori stranieri, i quali vedono nel nostro Paese la destinazione ideale per vivere esperienze esclusive all'insegna dello stile di vita italiano che, al pari del "Made in Italy", rappresenta un vero marchio di eccellenza e qualità - commenta il ministro del Turismo, Daniela Santanchè -. Parliamo perlopiù di viaggiatori con redditi di fascia medio-alta e un'importante propensione alla spesa, il che dà vita a quel turismo di alta gamma che genera entrate significative, crea posti di lavoro, aumenta la visibilità e l'immagine del brand nazionale». «L'Italia è benedetta da una bellezza naturale straordinaria, dai paesaggi mozzafiato alla magnificenza del patrimonio artistico, un'opportunità per il turismo dal sempre maggiore potenziale, grazie alla sua straordinaria combinazione di cultura, cucina, bellezze naturali e accessibilità - le fa eco Ivana Jelinic, presidente e Ceo di Enit -. Con il giusto sostegno e promozione, l'Italia continuerà ad attrarre sempre più turisti».

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