Cucina italiana patrimonio Unesco: a Pompei la presentazione del logo

Lo showdown con i ministri Lollobrigida, Piantedosi e Sangiuliano

Cucina italiana patrimonio Unesco
Cucina italiana patrimonio Unesco
di Susy Malafronte
Venerdì 4 Agosto 2023, 07:03 - Ultimo agg. 16:34
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Tre ministri nel suggestivo scenario di Pompei per lanciare in anteprima il logo della candidatura della cucina italiana a patrimonio dell'Unesco. Il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi stasera presenteranno in anteprima mondiale il logo (realizzato dagli allievi della Scuola della medaglia dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato) che introdurrà la cucina italiana nella lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell'umanità.

«Cucina italiana significa promuovere l'idea di qualità della vita e del vivere italiano che è fatto di arte, di cultura, di paesaggi, di monumenti ma anche di esperienze come quelle delle eccellenze alimentari», ha spiegato il ministro Sangiuliano. «Lo scopo è di rilanciare la nostra Italia nel mondo, valorizzando quel patrimonio che abbiamo in tutti i settori - ha detto il ministro Lollobrigida attraverso il racconto, la difesa e la protezione delle nostre eccellenze, che rappresentano un valore aggiunto per la nostra Nazione».

In Italia cucinare è un modo di prendersi cura della famiglia e degli amici (quando lo si fa in casa) o degli avventori (quando lo si fa al ristorante). È un mosaico di tanti sapori locali, un'espressione di creatività e conoscenza che si fa tradizione e si trasmette tra generazioni. È anche una forma di tutela della biodiversità, basata sul riutilizzo del cibo avanzato e sui prodotti stagionali dei vari territori. La cucina italiana è parte della storia ed è un patrimonio per 60 milioni di italiani che vivono nel Paese, per 80 milioni di italiani e loro discendenti che vivono all'estero e per tanti stranieri che amano e si ispirano allo stile di vita italiano.  

A promuovere la candidatura, supportata dal comitato scientifico presieduto dal professor Massimo Montanari e approvata dal consiglio direttivo della commissione nazionale italiana Unesco, sono state l'Accademia italiana della Cucina, fondata nel 1953 da Orio Vergani, che vanta oltre 80 sedi all'estero, 220 in Italia e più di 7.500 accademici associati; la Fondazione Casa Artusi, fondata nel 2007 con il fine di promuovere «la cucina di casa italiana» come declinata da Pellegrino Artusi sin dalla seconda metà dell'Ottocento; «La Cucina Italiana», fondata nel 1929, la più antica rivista gastronomica al mondo ancora in edicola. 

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L'appuntamento è alle 19,30 al Parco Archeologico di Pompei, presso il Quadriportico dei Teatri. Ad accogliere i ministri ci sarà il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio. «Dopo la pizza napoletana e la dieta mediterranea, ora si punta sulla cucina italiana quale patrimonio dell'umanità Unesco. Pompei, il patrimonio dell'umanità più conosciuto e visitato al mondo, è lo scenario ideale per la presentazione del logo», dice il sindaco. Interverranno: il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel e l'ad del Poligrafico Francesco Soro

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