Decreto Caivano, pronti altri cinque milioni: «Entro fine anno festival di arte e scienza»

L'audizione in commissione Infanzia a Montecitorio del viceministro Bellucci

L'ultimo blitz nell'ex centro sportivo Delphinia
L'ultimo blitz nell'ex centro sportivo Delphinia
di Lorenzo Calò
Giovedì 19 Ottobre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:16
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Almeno due notizie buone, ma anche un dubbio inquietante. Da parte del governo restano accesi i riflettori su Caivano: oggi la presentazione a Palazzo Chigi del piano di ristrutturazione e rilancio del centro Delphinia dove - raccontano le carte giudiziarie - sono avvenute alcune delle violenze che le due cuginette del Parco Verde erano state costrette a subire tra minacce e omertà. Sul fronte parlamentare la maggioranza si prepara allo sprint per la conversione del decreto che istituisce la figura del commissario (Fabio Ciciliano) e offre una copertura finanziaria di 30 milioni di euro. La prossima settimana il testo arriverà in Aula al Senato per l'approvazione (dal 24 ottobre). 

Il decreto dovrà poi passare alla Camera ed essere convertito entro il 14 novembre. Ieri le commissioni Affari costituzionali e Giustizia di Palazzo Madama hanno terminato l'illustrazione degli emendamenti: delle 328 proposte di modifica presentate, 14 sono state giudicate improponibili «per estraneità alla materia». Intanto le questure stanno già applicando il dispositivo normativo. Lo avevano fatto nei giorni scorsi il questore di Avellino e quello di Ancona emettendo avvisi orali nei confronti di minorenni; lo ha ribadito ieri anche il questore di Monza che ha adottato il medesimo provvedimento nei confronti di un minore di origini egiziane accusato di furto. E se il ministro dell'Università Anna Maria Bernini (che a Caivano è stata appena una settimana fa) promette una ulteriore dote finanziaria di cinque milioni di euro per azioni finalizzate alla formazione e alla cultura, da parte di un altro esponente del governo, il viceministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci, arrivano segnali alquanto preoccupanti, proprio in relazione alle risorse. 

Insomma, soldi destinati alle aree svantaggiate e assegnati al Comune di Caivano, che negli ultimi venti anni non sono mai stati spesi.

Sono i fondi previsti dalla legge 285 del 1997 relativa ai sostegni economici per l'infanzia e l'adolescenza nelle zone depresse: «Quello che ho potuto appurare è che non abbiamo tanto e solo una problematica di stanziamento di risorse - ha detto Bellucci in audizione a Montecitorio in commissione Infanzia - C'è un tema che sicuramente è legato all'utilizzo di quelle risorse da parte degli enti locali perché i fondi vengono destinati ma a volte comuni o ambiti territoriali sociali hanno più difficoltà a utilizzare quelle risorse e Caivano ne è uno tra tutti di esempio. Risorse importati che sono state destinate a quella realtà ma che non si è stati capaci di utilizzare né in termini di programmazione, né in termini di spesa. Alcune annualità hanno una spesa uguale a zero, nonostante le risorse siano state stanziate». Insomma, dove siano finiti quei soldi sarà uno dei (tanti) quesiti ai quali la commissione straordinaria nominata dopo lo scioglimento del Comune per collusioni con la camorra, dovrà dare una risposta. 

 

Tuttavia, è chiaro che per vincere il degrado del Parco Verde e di un'area fortemente depressa sotto il profilo occupazionale, scolastico, di opportunità formative e d'impresa, la leva del finanziamento pubblico sia indispensabile. «Il governo è intervenuto con misure specifiche», ha ricordato il ministro Bernini che cita uno degli obiettivi previsti dal decreto 123, vale a dire la definizione di un atto territoriale di comunità: «Attraverso la sottoscrizione di un accordo di programma con le università statali campane - ha detto - saranno predisposti percorsi di orientamento finalizzati al supporto sociale, culturale e psicologico degli studenti residenti a Caivano e nelle aree limitrofe. Abbiamo destinato cinque milioni di euro per realizzare progetti di costruzione o rigenerazione di edifici e spazi, da destinare a queste attività educative e formative». Bernini parla di «nuove prospettive, tra cui l'organizzazione di un festival dell'arte e della scienza a Caivano entro la fine del 2023. Gli immobili - ha aggiunto il ministro - potranno diventare le sedi di enti di ricerca, istituti di formazione superiore, artistica, musicale e coreutica, per portare a Caivano esempi di vita diversi che diventino modello per i giovani».

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Sempre sul versante della formazione, un altro ministro, Giuseppe Valditara titolare dell'Istruzione, parlando in commissione Periferie alla Camera ha evidenziato come «su Caivano noi abbiamo assegnato 1 milione e 600mila euro e soprattutto abbiamo portato venti docenti in più per le quattro scuole coinvolte da questo progetto. Abbiamo discusso con le scuole, perché tutto questo deve avvenire nel dialogo, quali progetti volevano che noi supportassimo ed è la prima volta che si fa in Italia un protocollo sottoscritto da cinque scuole di Caivano e dal ministero per la realizzazione di tutta una serie di progetti con scambi di risorse umane e didattiche». 

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