Ci sono date, progetto, soldi. La missione Caivano fa un altro scatto in avanti, il governo non molla la presa su una condizione di degrado sociale e morale nella quale vede rispecchiate tutte le analoghe drammatiche condizioni diffuse nel Paese. Non a caso, nello stesso incontro con la stampa in cui viene annunciato il cronoprogramma dell'operazione di «rigenerazione umana» legata al recupero del Centro sportivo Delphinia, il ministro della Sport Andrea Abodi fa sapere che entro la fine dell'anno arriverà sulla sua scrivania un dossier relativo a tutte le strutture sportive che dalle Alpi alla Sicilia sono inutilizzabili perché incompiute o abbandonate. «Lo sport è uno strumento fondamentale per la crescita dei singoli e delle comunità», dice Abodi, ribadendo l'accusa di «alto tradimento» per i beniamini dei tifosi che finiscono in brutti giri: «Presto presenteremo la carta dei doveri degli sportivi. In posti come Caivano vogliamo portare anche nomi famosi, per catalizzare energie positive, creare entusiasmo intorno ai percorsi di rinascita. Ma i campioni devono esserne degni. Noi - sottolinea - oggi stiamo dando risposte immediate ai bisogni di una comunità, dimostriamo che lo Stato c'è». Al suo fianco, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano spinge il ragionamento sul piano della normativa penale: Stato è anche quello che al momento giusto sa usare il pugno di ferro. Dunque nella legge di conversione in legge del dl Caivano il governo, annuncia Mantovano, intende proporre che venga data “dignità” di reato autonomo all'odiosa pratica della stesa, attualmente punita come aggravante di altri reati. E poi, a proposito di reati commessi da minori, che l'istituto della messa in prova non sia più automatica: «Per le azioni più gravi e violente, come l'omicidio, i ragazzi devono restare nel carcere minorile il tempo necessario a capire cosa hanno fatto e come cambiare strada», spiega il sottosegretario. Dunque «non una norma contro i ragazzi ma a loro favore, per richiamarli alla responsabilità».
Al fianco di Abodi e Mantovano, nella conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi a 50 giorni dalla visita della premier Giorgia Meloni a Caivano, ci sono il commissario di governo Fabio Ciciliano e il presidente e l'amministratore delegato di Sport e Salute Spa, Marco Mezzaroma e Diego Nepi Molineris. Viene mostrato un breve video sull'operazione di bonifica condotta dal Genio militare con i carabinieri forestali, che ha consentito la rimozione di 300mila metri cubi di materiale di risulta da un'area immensa, 52mila metri quadrati da cui sono riemersi gli scheletri di piscine, campi di basket, tennis, calcio, pedane per la boxe: strutture destinate ai ragazzi del Parco Verde e diventate terra di vandali, tossicodipendenti e del branco accusato di aver stuprato le due cuginette bambine, la cui denuncia ha dato inizio a tutto. Ora si entra nel vivo di “Illumina”, così si chiama il progetto che «parte ma non si ferma a Caivano perché - spiega Mezzaroma - con lo sport illumineremo tutte le zone buie d'Italia».
I numeri dell'operazione sono in effetti notevoli, si conta di realizzare strutture per ben 41 discipline sportive, dal padel all'arrampicata, dalla scherma alle arti marziali. Ovviamente con percorsi aperti a tutti, disabili e anziani compresi. Il governo ci mette quasi 10 milioni per lavori che saranno assegnati con un bando e avviati entro il primo dicembre per essere consegnati il 31 maggio, è stato detto ieri. Poi si tratterà di gestire tutto in modo economicamente sostenibile: è la sfida più difficile, quella che i precedenti affidatari privati hanno perso. Confermata l'intenzione di assegnare il Delphinia ai polmoni sportivi delle forze dell'ordine, è stato spiegato che le attività saranno gratuite solo per gli studenti delle quattro scuole della zona. Grande attenzione al green: nascerà una "comunità energetica", ha spiegato il commissario Ciciliano, grazie a pannelli fotovoltaici che renderanno autonomi il Delphinia e anche gli alloggi di 35 famiglie. «Non uno Stato paternalista che cala interventi dall'alto, tutto funzionerà se funzionerà il patto con i residenti», conclude Mantovano, rivendicando anche lo scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche che allontana il voto di almeno 18 mesi: «Le istituzioni - dice - vanno messe in sicurezza».