Degrado e incuria, sequestrata la biblioteca di Capri

L'intera biblioteca conta circa 2.000 volumi

Degrado e incuria, sequestrata la biblioteca di Capri
Degrado e incuria, sequestrata la biblioteca di Capri
Mercoledì 31 Gennaio 2024, 11:57 - Ultimo agg. 1 Febbraio, 13:09
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Degrado e incuria nella Biblioteca comunale Luigi Bladier di Capri. Per questo motivo, lo scorso 26 gennaio i carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Napoli, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania, hanno disposto il sequestro preventivo della biblioteca caprese.

La Procura di Napoli ha aperto un'inchiesta per stabilire eventuali omissioni e responsabilità per il deterioramento e la definitiva perdita dei beni librari.

L'intera biblioteca conta circa 2.000 volumi, la maggior parte dei quali antichi, databili tra il XVI e il XIX secolo, ritenuti dagli esperti rari, di pregio e di inestimabile valore.

I libri sarebbero stati trovati in condizioni critiche, tra muffe, calcinacci e insetti infestanti, privi di catalogazione, cartellinatura e bollatura, indispensabili per rintracciarli in caso di mancata restituzione. L'obiettivo degli inquirenti è il recupero del ricco patrimonio librario, in modo da poterlo adeguatamente catalogare, restaurare e conservare, rendendolo definitivamente fruibile alla collettività.

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Le indagini sarebbero partite perché, in attesa del restauro della biblioteca ospitata nella Certosa di San Giacomo, il Comune di Capri non avrebbe disposto lo spostamento dei libri più antichi. "Non li avevamo ancora spostati - spiega il sindaco di Capri, Marino Lembo - perché il nostro intento era quello di individuare, insieme alla Soprintendenza, un luogo idoneo in cui traslocare tutti i libri presenti nella biblioteca, ma le prime soluzioni proposte non erano risultate idonee. Adesso daremo priorità a quei libri, individuando una ditta specializzata per lo spostamento. Se non lo abbiamo fatto prima è semplicemente perché volevamo garantire un trasloco completo della biblioteca, abbiamo agito sempre in buona fede".

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