Un altro bene confiscato alla camorra sarà recuperato e sarà al centro di un progetto di rigenerazione urbana e spendibilità sociale. La villa del boss Giuseppe Marino, negli anni ottanta un boss incontrastato della camorra del Parco Verde, si trova nel quartiere Stella di Casoria e da centro di comando e potere, con tanto di bunker dove si nascondevano armi e latitanti, diventerà una struttura polivalente destinata ai bambini nella fascia d'età da zero a tre anni.
«Finalmente quell'obbrobrio verrà cancellato dalla faccia del quartiere ha commentato con malcelata soddisfazione una donna, residente nella zona . Quella villa è stata dapprima vandalizzata e poi per anni è stata il ricettacolo di drogati e delinquenti che ammorbavano tutto il quartiere Stella». E sotto lo sguardo compiaciuto delle autorità, a partire dal sindaco Raffaele Bene, ieri mattina è stato aperto il cantiere. Subito dopo, una grossa ruspa a tenaglia ha iniziato i lavori di abbattimento della villa aggredendo la facciata e i balconi. Insieme al sindaco, cerano gli assessori comunali all'Urbanistica, Tommasina D'Onofrio, e ai Beni confiscati, Marco Colucci, l'assessore regionale all'Urbanistica Bruno Discepolo, il presidente della commissione regionale anti-camorra Carmela Rescigno, Daniela Lombardi dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, il consigliere delegato della Città metropolitana Salvatore Flocco.
Un happening in piena regola, per dare il via alla demolizione della villa e per tenere idealmente a battesimo la nuova struttura, frutto di un ambizioso progetto finanziato con i fondi del Pics (Programma integrato città sostenibile) secondo un piano curato dall'ufficio tecnico del Ccomune.
Nel rendering (foto ottenute con il computer e che rimandano le immagini della struttura già realizzata) posizionato all'ingresso del cantiere, è possibile vedere come sarà il centro polivalente nel quale spiccano due alberi posizionati proprio dove c'era il bunker.