Giugliano, nuova vita al «Purgatorio», la chiesa gioiello del '700 progettata dal Vaccaro

Via ai lavori dopo decenni di abbandono, il completamento per la fine del 2024

La chiesa del Purgatorio
La chiesa del Purgatorio
di Serena Palumbo
Giovedì 12 Ottobre 2023, 09:03 - Ultimo agg. 09:04
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A Giugliano vince il riscatto: tra 365 giorni lavorativi tornerà a risplendere la cupola della chiesa di Santa Maria della Purità, più conosciuta in città come «Purgatorio». "Una buona notizia annuncia il sindaco Nicola Pirozzi - sono iniziati i lavori per la riqualificazione della chiesa detta delle Anime del Purgatorio». Solo pochi giorni fa Giugliano ha fatto parlare di sé grazie al ritrovamento di una tomba di probabile attribuzione ellenistica e non ha intenzione di far spegnere i riflettori. Stavolta a fare notizia è la restituzione ai cittadini di una delle chiese architettonicamente più prestigiose della periferia a nord di Napoli. Edificata nel 1700, fu progettata dall'architetto Domenico Antonio Vaccaro e completata da Gaetano Barba su commissione di alcuni devoti giuglianesi che si riunivano per pregare nell'attuale corso Campano dinanzi alla raffigurazione della Madonna circondata dalle anime del purgatorio.

Simbolo del barocco italiano e napoletano, la struttura era chiusa al pubblico da venti anni in seguito a delle lesioni all'intradosso della cupola maiolicata, diventata così pericolante. Il passare del tempo, gli agenti atmosferici e gli atti vandalici hanno contribuito a rendere fatiscente anche le facciate esterne, costringendo più volte il Comune a recintare la struttura. Ancora presenti e ben conservati, però, sono gli interni e gran parte del mobilio: panche, quadri, altari, marmi e statue sono sfuggiti alla furia del tempo, all'incuria, ma anche alle razzie , conservandosi in uno stato accettabile.

Numerosi sono stati i progetti di riqualificazione avanzati dalle amministrazioni comunali nel corso di questi lunghi anni, tutti con esiti infruttuosi.

Il più prestigioso fu quello proposto nel 2006 dall'allora sindaco Francesco Taglialatela e che prevedeva, a fronte di uno studio tecnico di fattibilità del restauro, la richiesta di fondi regionali per la messa in sicurezza del luogo sacro. Mai giunti i finanziamenti auspicati, la chiesa ha registrato altri numerosi crolli che ne hanno peggiorato il suo stato.

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Notevolmente mortificato è anche il piccolo giardino circostante, oggi ricettacolo di immondizia e sterpaglia. Ma ora pare essere arrivata la svolta: «Avevo promesso di restituirla ai cittadini e siamo nella giusta direzione. prosegue Pirozzi - Finalmente sono iniziati i lavori di bonifica, consolidamento e riqualificazione che prevedono anche il risanamento esterno della cupola e della lanterna; il ripristino della copertura in legno dell'abside e della sagrestia, il rifacimento del campanile e del prospetto principale, nonché, tra le altre cose, anche il recupero e la lucidatura della pavimentazione e dei marmi esistenti».

Nonostante i consistenti lavori strutturali necessari, il sindaco si sbilancia sui tempi: «I lavori saranno lunghi perché il monumento di grande importanza è ridotto in pessime condizioni, ma in circa 365 giorni lavorativi, senza imprevisti, riusciremo a riconsegnarlo ai cittadini; un altro tesoro riqualificato che rappresenterà l'ennesimo simbolo della rinascita di questa città».
Quello che il sindaco Pirozzi sta mettendo in atto in più punti del territorio è un processo di ripristino e bonifica territoriale: «Le cose da fare sono tantissime, ma non ci spaventano né la mole di lavoro né le difficoltà».
 

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