I misteri infiniti di Baia: dalle erbacce spuntano altre stanze decorate

La scoperta durante i lavori di pulizia sulla terrazza di Villa dell'Ambulatio

I misteri infiniti di Baia: dalle erbacce spuntano altre stanze decorate
di Patrizia Capuano
Domenica 12 Marzo 2023, 09:30 - Ultimo agg. 15:00
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Nuove scoperte sulla collina dell'antica Baiae sono state annunciate dal Parco archeologico dei Campi Flegrei. Nel corso di lavori di pulizia e diserbo nelle Terme, è stata riportata alla luce una inedita stanza semicircolare, larga oltre dieci metri e posta sulla terrazza più alta della Villa dell'Ambulatio. Un ampio e prestigioso ambiente con vista sul porto di Baia e, sull'altro versante, sul lago Fusaro.

Durante l'intervento, è stato rinvenuto anche un corridoio di servizio dietro ai vani, funzionale alla servitù nelle occasioni di ricevimento. «Siamo di fronte a un contesto sicuramente prestigioso, al vertice delle numerose terrazze che formano il complesso spiegano dal Parco, coordinato dal direttore Fabio Pagano -. L'area era stata probabilmente vista, almeno in parte, come risulta da alcune planimetrie d'archivio e dalle foto di inizio Novecento.

Scompare tuttavia da tutte le pubblicazioni edite e sembra non essere stata dal tutto indagata». Pregiati gli ornamenti. «Tracce della lussuosa decorazione in marmo si intravedono nei pavimenti e sulle pareti, presente anche nei due vani quadrangolari che affiancano lo spazio absidato», aggiungono gli esperti.

La vegetazione, nei decenni, avrebbe ricoperto l'ambiente di epoca romana. E sono da esplorare altri locali. «Molto è il lavoro ancora da eseguire, come nei vani voltati immediatamente sottostanti, ancora del tutto interrati. Non appena indagati, potranno raccontarci la storia di questo monumento precisano dal Parco -. Non possiamo che ringraziare la società Clean Service che, con i suoi operatori, si è appassionata, come noi, a questa emozionate indagine». Uno scrigno di antiche vestigia a testimonianza di un passato ricco di fasti: più in basso c'è un tratto dell'acquedotto augusteo, scavato nella collina. L'impianto da Serino convogliava l'acqua potabile lungo una rete di cento chilometri.

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I lavori di diserbo nelle Terme di Baia, dunque, hanno restituito nuova luce a strutture nascoste da decenni, tra cui un percorso posto tra le terrazze più alte del polo monumentale, consentendo di accertare l'ottimo stato di conservazione del pavimento in marmo giallo, notato durante le ricerche degli anni Cinquanta.

«Stanno tornando alla luce spazi d'epoca romana commenta il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione -. Erano coperti da tempo dalla macchia mediterranea. Parliamo di alcuni dei settori tra i più impervi del Palazzo Imperiale, soprattutto in cima al suo crinale. Ringrazio il Parco archeologico dei Campi Flegrei, e il direttore Fabio Pagano, per questi lavori che rendono ancor più suggestivo ed attraente il patrimonio monumentale di Bacoli». La località baiana fu scelta dalla nobilitas come meta di villeggiatura: sulla litoranea e sulla sovrastante collina furono costruite lussuose residenze e impianti termali. Nei secoli, una parte dell'antica città imperiale è discesa sui fondali per i fenomeni del bradisismo ed è custodita nel parco archeologico sommerso.
 

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