L’isola d’Ischia è dimora e musa ispiratrice di numerosi artisti e il comune di Lacco Ameno ne diviene promotore attivo con una bellissima iniziativa: il posizionamento sul territorio di 6 fontanelle per la distribuzione di acqua potabile ciascuna ornata con un opera realizzata da un artista isolano.
Il progetto, nato dalla volontà di recuperare le antiche postazioni di distribuzione dell’acqua potabile dislocate sul territorio, si è arricchito in corso d’opera dell’idea di impreziosirle con opere d’arte realizzando così finalità di pubblica utilità, artistiche, ecologiche- stante l’ l’auspicio di minor consumo di bottiglie di plastica- e di promozione turistica.
Le prestigiose opere,installate in vari punti del territorio, sono: ‘Nostalgia’ di Giovanni De Angelis scolpita nella pietra lavica; ‘Cavalluccio Marino Amos’ di Felice Meo realizzata con materiale riciclato; la coppa di Nestore di Gaetano De Nigris e Nello Di Leva, in arte Keramos, in ceramica; ‘Al di là del Bardo’ in ceramica, acciaio, plastica di Paolo May, ‘Ischia’ in pasta di vetro di Carmine Calise; ‘Caposella’ di Nicola Gioba in pietra.
Così il sindaco Giacomo Pascale ha presentato l’iniziativa: ‘L’installazione di nuove fontanelle che inauguriamo oggi domenica 15 ottobre alle ore 17 con partenza da Piazza Santa RESTITUTA rappresenta anzitutto un momento di recupero e riappropriazione della nostra memoria storica, identitaria e culturale, oltre che un bel segnale di accoglienza e di decoro urbano verso chi arriva nella nostra cittadina e ne visita suoi luoghi più caratteristici e suggestivi. Visitatori e cittadini potranno riempire le loro borracce a piacimento con acqua perfettamente potabile e al tempo stesso ammirare un piccolo, prezioso patrimonio artistico diffuso sul territorio. Ringrazio il geometra Giovanzante per la passione con cui ha curato, tra gli altri, questo progetto che ci apprestiamo ad inaugurare, l’amministrazione comunale, l’ex assessore Calise e tutti gli artisti e gli artigiani per la sensibilità e generosità dimostrata verso la nostra comunità.’