La Chiesa non vuole che si spengano i riflettori sulla tragica morte di Frederick Akwasi Fodo e per farlo sta organizzando una serie di eventi finalizzati a scuotere la sonnecchiante opinione pubblica. Dopo la fiaccolata organizzata giovedi scorso per le strade di Pomigliano, ieri mattina i sacerdoti del territorio sono infatti tornati alla carica con una seconda iniziativa e cioè portando decine di bambini nei luoghi di Pomigliano dove nella notte tra domenica 18 e lunedi 19 giugno è stato barbaramente ucciso a calci e pugni da due sedicenni l'inerme senza fissa dimora africano di 43 anni.
I ragazzini che frequentano il centro diurno della vicina diocesi di Acerra hanno recitato sul posto la filastrocca di Gianni Rodari "il cielo è di tutti".
«Siamo tutti Frederick», la frase scritta sullo striscione steso dai bambini su cui sono state impresse le loro impronte delle mani colorate di rosso. I piccoli manifestanti, accompagnati dal direttore della Caritas di Acerra, Vincenzo Castaldo, sono stati accolti da don Pasquale Giannino, parroco della chiesa di San Francesco, e dal direttore della Caritas di Nola, don Arcangelo Iovino. Una quotidiana lotta al disagio. Il centro diurno della diocesi di Acerra è frequentato da bambini e ragazzi provenienti da realtà difficili.
«Ai ragazzi - le parole di Castaldo - abbiamo spiegato che anche un semplice gesto di derisione può avere conseguenze tragiche ». «Oggi mi state dicendo "svegliati", devi avere più attenzione verso gli ultimi - ha aggiunto, sguardo rivolto ai bambini, don Pasquale Giannino - e io vi dico grazie a nome di Frederick e vi chiedo di aiutarci a costruire un domani più solidale, migliore. Su questa panchina c'era un fratello nostro che non aveva nulla e che tendeva la mano per aiutarti. Ma non abbiamo fatto abbastanza, forse niente. Oggi voi mi indicate la strada per aiutare gli ultimi».
Non si sa quando si potranno tenere i funerali di Frederick. Fino a ieri sera non era stata ancora effettuata l'autopsia all'obitorio del secondo policlinico di Napoli. I funerali potrebbero tenersi nel fine settimana o qualche giorno dopo. Non si sa se a Pomigliano oppure altrove. Il consolato del Ghana, Paese d'origine del quarantenne ucciso, sta cercando i parenti della vittima, al momento introvabili. Nel frattempo ieri il segretario del consolato del Ghana si è recato dai carabinieri della compagnia e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna per complimentarsi della brillante operazione che mercoledi scorso ha portato all'arresto dei due ragazzi di 16 anni autori del crudele e immotivato omicidio. Si trovano entrambi nel carcere di Nisida.