Pompei, nuova piazza e campanile illuminato: restyling per il Giubileo

Apre il cantiere che renderà la piazza della fede più ampia, funzionale e accogliente

Il rendering
Il rendering
di Susy Malafronte
Domenica 18 Febbraio 2024, 23:56 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 16:33
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Apre questa mattina a Pompei il cantiere che renderà la piazza della fede più ampia, funzionale e accogliente. Un intervento necessario per contenere i flussi di pellegrini che si riverseranno nella città della pace nel 2025, in occasione del Giubileo. Secondo le stime della Chiesa, nel 2023 il santuario di Pompei ha registrato la presenza di 4 milioni di pellegrini, molti più di Loreto (2,5 milioni), Assisi (2 milioni), Sant’Antonio da Padova (un milione); la stessa cifra di San Giovanni Rotondo, un po’ meno del Divino Amore vicino Roma. Si calcola che per il Giubileo del 2025, i fedeli che giungeranno a Pompei per pregare al cospetto della Regina del Rosario, raggiungeranno i 5 milioni.

Pompei ha, dunque, bisogno di più spazi per accogliere i pellegrini di Maria. La supplica dell’8 maggio e della prima domenica di ottobre del 2025, cosi come la venerazione della sacra icona il 13 novembre del 2025, saranno appuntamenti religiosi da sold out. Da qui la necessità di intervenire su piazza Bartolo Longo. I progettisti ci tengono a precisare che «il verde sarà tutelato e garantito nell’attuale misura». L’idea progettuale mira, attraverso la valorizzazione delle relazioni storiche tra le architetture sacre ed il tessuto urbano, a rafforzare il rapporto prospettico tra la via Sacra ed il campanile e tra l’ingresso monumentale del santuario e la Casa del Pellegrino.

La nuova area del sagrato, che sarà appunto più ampia, sarà realizzata mediante l’utilizzo di una pavimentazione in pietra lavica che metterà in maggiore risalto le architetture storiche della basilica.

Altro elemento qualificante del progetto sarà l’illuminazione del campanile, il cui profilo sarà visibile anche a chilometri di distanza. I lavori termineranno entro il prossimo 31 dicembre.

L’intervento è finanziato dall’Eav (costo previsto, 62 milioni) e rientra nel più ampio progetto di riqualificazione dell’area compresa tra la stazione Pompei della linea Circum Napoli-Poggiomarino e il santuario, e di eliminazione di alcuni passaggi a livello. Dal punto di vista urbanistico si prevede la pedonalizzazione del perimetro tra il santuario e la stazione, meglio identificata da piazza Giovanni XXIII, via Roma, piazza Bartolo Longo, via Nolana, via Piave, via Armando Diaz, via Anastasio Rossi. «Il progetto è frutto dell’intesa tra il Comune, la diocesi, il Parco archeologico e l’Eav», ha tenuto a precisare il sindaco Carmine Lo Sapio che, sposando da subito la richiesta avanzata dal vescovo Tommaso Caputo ha fatto da collante con il direttore del Parco archeologico Gabriel Zuchtriegel e il presidente dell’Eav Umberto de Gregorio.

La nuova piazza non sarà l'unica novità che accoglierà i fedeli nel 2025. Gli interventi riguardano anche il santuario. Il nuovo altare maggiore e le due nuove porte di bronzo renderanno il luogo di culto più bello. «Beati gli invitati alla cena dell’Agnello», sono le parole incise sul nuovo altare. I materiali, le cromie e i decori della nuova disposizione liturgica sono in sintonia con l’altare che fece costruire il beato Bartolo Longo nel 1887.

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La nuova disposizione permette ora di ammirare lo splendido mosaico che si trova al di sotto dell’antico altare, voluto dal beato e raffigurante l’Agnello dell’Apocalisse in trono. «Esso - spiegano dal santuario - è simbolo di Cristo risorto, che regna vincitore, perché col sacrificio della Croce ha redento e salvato l’umanità. Con sé ha “il libro della vita con i sette sigilli” e rivela il senso di tutta la storia, dell’umanità nel suo insieme e del singolo uomo». E intanto Pompei prega affinché il beato Bartolo Longo possa diventare santo proprio nel corso del Giubileo del 2025.

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