Pozzuoli, grosso tumore asportato da due team in contemporanea

Per l'ospedale si tratta dell'ennesimo primato

Pozzuoli, grosso tumore asportato da due team in contemporanea
di Ettore Mautone
Mercoledì 7 Dicembre 2022, 08:37 - Ultimo agg. 17:11
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Intervento record all'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli: qui, nella Neurochirurgia diretta da Raffaele De Falco, una donna napoletana di 60 anni è stata operata per un raro neurinoma, tumore benigno dei nervi cranici che, in questo caso, colpiva una radice del midollo spinale posta al livello del torace.

«La paziente - racconta De Falco - è giunta alla nostra attenzione per una difficoltà a camminare non accompagnata da alcun altro sintomo. Alla risonanza magnetica è emersa questa lesione rara e particolarmente estesa, allungandosi dal cranio al torace. Per asportarlo era dunque richiesto anche l'intervento di un chirurgo toracico. In questi casi spiega lo specialista si interviene in due momenti diversi con due approcci distinti e a distanza di qualche settimana. Prima per la parte neurochirurgica, che presuppone che il paziente sia messo a pancia in giù per raggiungere agevolmente il midollo spinale, e poi per quella di pertinenza del chirurgo toracico, che vede il paziente posizionato su un fianco. Siamo in questo caso riusciti, caso forse unico in Italia, a effettuare un intervento in simultanea con due equipe operatorie distinte, utilizzando un tavolo operatorio robotizzato in grado di modificare la posizione del paziente, alternativamente a favore dei due team. Con me - conclude il primario - ha operato l'equipe di chirurghi toracici guidata da Alfonso Fiorelli, docente della Vanvitelli.

Abbiamo così effettuato l'asportazione radicale della lesione. La paziente ha superato brillantemente l'intervento».



Per l'ospedale di Pozzuoli si tratta dell'ennesimo primato. La scuola neurochirurgica diretta da De Falco - allievo di terza generazione del caposcuola Mimmo Castellano, maestro e pioniere della disciplina mezzo secolo fa al Cardarelli è un polo attrattore per tutto il centrosud e contribuisce con Giuseppe Catapano, primario dell'ospedale del mare, Claudio Schonauer neoprimario del Cardarelli ed ex allievo di De Falco, Pasquale De Marinis, ex Cardarelli e a capo dell'unità di neurochirurgia dell'ospedale di Caserta, Giuseppe Russo del Ruggi di Salerno, Paolo Cappabianca, primario del policlinico Federico II, a tenere alta la tradizione neurochirurgica napoletana. «Ciascuno di noi è in grado di operare il 98 per cento delle lesioni tiene e sottolineare De Falco pochi i casi in cui noi stessi consigliamo di andare fuori dai confini regionali e nazionali. Di recente, ad esempio io stesso per un tumore esteso della base cranica, lesioni che si vedono una volta ogni 10 anni, ho consigliato al paziente di andare in Francia. Solo in questi casi è indicato andare via da Napoli e dalla Campania».
 

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