Pugno alla prof a scuola a Marigliano, la docente non denuncia l'alunno

Marigliano, la violenza al “Rossi Doria”, l’insegnante colpita al petto da un 15enne

La scuola
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di Carmen Fusco
Venerdì 24 Novembre 2023, 23:52 - Ultimo agg. 26 Novembre, 10:22
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Un pugno in pieno petto dopo aver ricevuto un rimprovero. A sferrarlo è stato un ragazzino di 15 anni che non ha esitato a reagire con violenza nei confronti della sua professoressa che pochi secondi prima lo aveva redarguito perché stazionava nel corridoio invitandolo a rientrare in classe. È successo all’interno del «Manlio Rossi Doria», istituto superiore di Marigliano, e la vittima è una docente di 64 anni che è ricorsa alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, presidio dal quale è stata subito dimessa perché le sue condizioni non sono state giudicate preoccupanti.

A scuola però sono accorsi i carabinieri, allertati per l’accaduto. Ma la professoressa ha ritenuto di non dover denunciare lo studente che è stato affidato ai genitori. Per lui una segnalazione alla procura dei minorenni da parte dei militari dell’Arma e, sicuramente, i provvedimenti disciplinari adottati dalla scuola. «Abbiamo compiuto e compiremo ogni attività per tutelare la docente e l’alunno. Quanto è accaduto - ha spiegato la dirigente scolastica Angela Buglione - è un fatto grave per il quale ci siamo già attivati, ma resta un episodio isolato in una scuola che rappresenta un modello territoriale e che si è sempre distinta per le iniziative messe in campo anche a tutela della legalità, progetti per i quali siamo stati anche premiati». Il riferimento è al riconoscimento ottenuto lo scorso anno dal Senato della Repubblica nell’ambito delle «Olimpiadi della cittadinanza consapevole nel rispetto della Costituzione» ed alla lettera inviata al «Manlio Rossi Doria» dalla vice presidente di Palazzo Madama. 

Una testimonianza di impegno che per la dirigente che guida le attività dell’istituto scolastico che sorge a Pontecitra, quartiere difficile della città, è la conferma del ruolo educativo e formativo svolto oltre le ordinarie attività didattiche nella scuola che ha all’attivo numerosi corsi di studi tra i quali anche quello di agraria e alberghiero. Una funzione sociale che si aggiunge agli sforzi compiuti quotidianamente anche da don Ciro Toscano, il sacerdote della parrocchia del Sacro Cuore impegnato ad affermare sopratutto nei giovani modelli di legalità e di rispetto per gli altri. «È un peccato - si sfoga la dirigente scolastica - che ci si accorga di noi e dei nostri ragazzi solo per un evento spiacevole e non per il lavoro che con dedizione portiamo avanti».

Una vicenda che ha comunque scosso non solo i docenti ma anche gli alunni che ieri scrutavano spaesati il via vai di giornalisti e di operatori televisivi intorno allo stabile.

A voler dire la sua anche uno studente e rappresentante d’istituto il quale alla domanda su cosa avrebbe detto al suo compagno se avesse avuto la possibilità di incontrarlo ha risposto così: «Gli direi che non è con la violenza che si risolvono i problemi, ma con il dialogo». 

Al «Manlio Rossi Doria» per ricevere direttamente dalla dirigente scolastica le informazioni sulla vicenda si è recato anche il sindaco di Marigliano, Peppe Jossa: «Il gesto compiuto dallo studente è forte e va stigmatizzato. Sono certo però che accanto ai provvedimenti disciplinari saranno attivati percorsi di recupero».

Intanto subito dopo l’episodio ad essere convocati dalla preside sono stati i genitori del ragazzino che si è reso protagonista dell’aggressione alla professoressa. Nei prossimi giorni se ne saprà di più sui provvedimenti adottati per punire la condotta violenta e soprattutto per confrontarsi con l’ampia platea scolastica sull’accaduto. Il tutto per evitare che il gesto possa essere emulato e per proseguire lungo il percorso del coinvolgimento dei ragazzi in progetti a lungo termine che possano rappresentare risposte al disagio.

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