Ruspe accanto agli Scavi giù il ristorante abusivo con vista sulla domus

Demolito il locale con vista esclusiva su Villa dei Misteri

Il ristorante abusivo di Pompei
Il ristorante abusivo di Pompei
di Susy Malafronte
Mercoledì 19 Aprile 2023, 08:48
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Giù il ristorante con vista sulla Villa dei Misteri. La Procura Generale presso il Tribunale di Torre Annunziata ne ha disposto la demolizione. Le ruspe sono entrate in azione ieri mattina presto, sotto il controllo della polizia, carabinieri, agenti municipali, coordinati dal dirigente del commissariato, il vicequestore Antonella Palumbo, e i tecnici comunali. Il ristorante ha servito turisti da tutto il mondo per più di trent'anni. Luogo caratteristico con vista sulla esclusiva dimora della Pompei del 79 dopo Cristo. Non sono mancati momenti di tensione tra il titolare e le forze dell'ordine.

La demolizione è stata preceduta da un tavolo tecnico, convocato dalla Questura di Napoli, che si è svolto presso gli uffici del commissariato di Pompei, al fine di definire gli aspetti esecutivi connessi all'intervento di demolizione.

Durante la riunione operativa, il comune di Pompei, è stato incaricato, tra l'altro, di organizzare le operazioni di rimozione, trasporto e custodia di tutti gli arredi, suppellettili, souvenir presenti nell'area interessata da demolizione.

Nel corso riunione, inoltre, l'ente di piazza Bartolo Longo, si è fatto carico delle spese per la demolizione, che verranno successivamente recuperate in danno. Così come tutti i beni traslocati dovranno essere tenuti a deposito per un periodo stimato di un mese, sempre a spese del comune da recuperarsi in danno. Il deposito e custodia dovrà avvenire in locali nella disponibilità dell'impresa che si è aggiudicata la demolizione, con espresso esonero, per l'ente comunale, da ogni responsabilità derivante da eventuali danni riferiti al trasporto e alla custodia degli stessi beni. Parallelamente alle operazioni di abbattimento, il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio ha istituito una task-force antiabusivismo dei caschi bianchi che controlla palmo a palmo il territorio cittadino.

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La demolizione del ristorante con il panorama sulla città archeologica più incantevole del mondo, è stata la prima dopo il protocollo di intesa siglato tra le procure di Napoli e Torre Annunziata e il direttore del Parco. Case costruite accanto alle ville romane, capannoni e altre strutture abusive sorte sui reperti archeologici. Scempi edilizi realizzati nei decenni nonostante i vincoli normativi finalizzati a proteggere il Parco archeologico di Pompei. Per velocizzare le demolizni e finanziarie gli interventi di recupero in un'area vasta, che con Pompei tiene dentro anche Stabiae, Oplontis e il boschese, è stato siglato lo scorso 27 gennaio, un patto istituzionale tra il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel, il procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli, Luigi Riello, il procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso. Parte dell'accordo anche l'Avvocatura dello Stato con Antonio Gialanella.

Seguendo il modello che sta già dando da tempo importanti risultati sul versante del recupero delle opere d'arte rubate, il protocollo è finalizzato a sostenere il ripristino della legalità violata dagli abusi edilizi. Una mappa del cemento selvaggio con opere fuorilegge realizzate nel tempo su territori e paesaggi già esiste da tempo, adesso si dà un impulso alla fase della demolizione. Abusi che deturpano contesti dal grande valore storico e archeologico oggi, con il boom del turismo culturale, elemento fondamentale di rilancio economico da Napoli fino a Sorrento.
 

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