Ospedale unico, il sì del turismo: «Ma lasciando i presidi esistenti»

Agenti di viaggio e albergatori sono d'accordo: "A Sorrento un pronto soccorso di eccellenza"

Il rendering del futuro ospedale
Il rendering del futuro ospedale
di Massimiliano D'Esposito
Mercoledì 30 Agosto 2023, 07:27
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In penisola sorrentina continua a tenere banco la questione ospedale unico. Cittadini spaccati tra favorevoli e contrari all'importante opera pubblica del costo di 113 milioni di euro. Una scelta difficile che non può prescindere dal turismo. Il comparto dell'accoglienza rappresenta il principale motore dell'economia della Costiera e i moderni viaggiatori, prima di prenotare, si informano anche dell'assistenza sanitaria offerta nelle località dove si intende soggiornare. Senza dimenticare la misura in cui incidono sul bacino di utenza.

«Nei mesi di maggiore afflusso la popolazione del territorio tra Massa Lubrense e Vico Equense aumenta da 80mila a circa 100mila persone, alle quali si aggiungono i residenti e i clienti delle attività ricettive di Positano per i quali i nostri sono gli ospedali di riferimento - dice il presidente di Federalberghi Campania e Penisola Sorrentina, Costanzo Iaccarino - Il principale obiettivo deve essere quello di garantire, in caso di bisogno, cure adeguate tanto ai nostri concittadini quanto agli ospiti.

Ben venga, allora, una nuova e moderna struttura». Secondo Iaccarino non andrebbero, però, dismessi i presidi esistenti. «Il Santa Maria della Misericordia di Sorrento - evidenzia - dovrebbe diventare un pronto soccorso di eccellenza in grado di offrire prestazioni per tutte le possibili emergenze con sale operatorie dedicate». Iaccarino poi lancia una proposta. «È assurdo che non nascano più bambini a Sorrento - spiega - Perché non destinare una parte dell'attuale nosocomio ai reparti di ostetricia e ginecologia?».

Sull'ipotesi di far coesistere le strutture esistenti e quella che si vuole costruire è d'accordo Gino Acampora, presidente degli agenti di viaggio della Costiera. «Il nuovo ospedale va fatto perché i progetti sono pronti e ci sono già le risorse disponibili - chiarisce - Bisogna però capire se gli studi fatti una decina di anni fa possano considerarsi ancora validi alla luce del boom che sta vivendo il turismo. È opportuno attrezzare a Sorrento un pronto soccorso di primo livello». Secondo Acampora è comunque «urgente potenziare già ora il personale presso i presidi esistenti: inutile fare un nuovo ospedale se mancano i medici».

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Chi ritiene l'infrastruttura da edificare a Sant'Agnello «un'opera indispensabile per il territorio» è Sergio Fedele, presidente di Atex, associazione del comparto extralberghiero. Insieme ai responsabili di altre organizzazioni della Costiera, Fedele auspica che «il Consiglio comunale di Sant'Agnello approvi la variante al Prg per procedere alla realizzazione del progetto». È questo l'ultimo ostacolo prima di poter indire la gara di appalto. L'amministrazione del sindaco Antonino Coppola nutre diverse perplessità sulla localizzazione del nuovo plesso al posto dell'attuale distretto sanitario.
 

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