Il Castello delle Cerimonie resta aperto: «Crediamo nelle istituzioni, i matrimoni continuano»

Due settimane dopo la sentenza di confisca i dipendenti chiedono ancora tutela e futuro

I dipendenti della Sonrisa attendono risposte
I dipendenti della Sonrisa attendono risposte
Mercoledì 28 Febbraio 2024, 18:14 - Ultimo agg. 29 Febbraio, 06:02
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Dopo poco meno di due settimane dalla sentenza di confisca del Castello delle cerimonieEmma Acampora, storica dipendente e portavoce di tutti i sui colleghi, torna a parlare, cercando di definire il punto della situazione.

«Dalla marcia di protesta della scorsa settimana non è cambiato molto, il sindaco di Sant'Antonio Abate ci ha rassicurati, ma da allora non abbiamo fatto passi avanti, attendiamo ancora una riposta delle istituzioni e soprattutto certezze per noi dipendenti».

Nonostante le preoccupazioni, però, sembra che il Castello continui ad ospitare matrimoni da sogno: «Gli eventi continuano nella normalità - afferma Emma - sembra paradossale ma i clienti si fidano di noi e quando entrano, nonostante il momento difficile, respirano lo stesso clima di sempre.

Sono eventi che abbiamo programmato fino a due anni fa, ma la loro fiducia ci da coraggio, ci fa capire che stiamo combattendo per un motivo specifico. Il problema è che noi dipendenti siamo in un limbo, le istituzioni dovrebbero darci certezze subito, abbiamo bisogno di serenità e continuazione nell'attività. Fermarci è impensabile»

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Continua così, Emma, spendendo due parole anche per il grande sostegno ricevuto: «Stiamo avendo tante dimostrazioni di solidarietà, siamo estremamente grati a chi ci sostiene,  tuttavia la cosa di cui abbiamo davvero bisogno è una risposta. Crediamo nelle istituzioni, da soli siamo piccoli, ma ci guida la speranza. Non chiediamo la luna, solo una risposta concreta che tuteli il nostro futuro»

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