Terremoto Campi Flegrei, ecco il piano: case sicure, vie di fuga e prove di evacuazione

Vertice a Roma dal ministro Musumeci: pronte esercitazioni periodiche per una verifica della rete infrastrutturale

Il tavolo a Palazzo Chigi coordinato dal ministro Nello Musumeci
Il tavolo a Palazzo Chigi coordinato dal ministro Nello Musumeci
di Nello Mazzone
Giovedì 14 Settembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 15 Settembre, 06:54
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Aggiornare il piano di emergenza e delle vie di fuga anche con esercitazioni periodiche e una verifica dell'attuale rete infrastrutturale, promuovere l'analisi della vulnerabilità del territorio con fondi della Protezione civile nazionale e stilare un piano di comunicazione per la popolazione, che preveda il coinvolgimento degli alunni delle scuole flegree. Sono gli impegni assunti dal ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, al termine della riunione svoltasi ieri a Palazzo Chigi e chiesta dal sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, a seguito della recrudescenza delle scosse bradisismiche dell'ultimo periodo. Incalzato dalle richieste avanzate dal sindaco di Pozzuoli e dai sindaci flegrei di Quarto, Bacoli, Monte di Procida e dagli amministratori di Marano e Giugliano, che hanno fatto fronte comune sul tema della prevenzione e gestione della recrudescenza bradisismica, Musumeci ha garantito che «il governo seguirà questo fenomeno naturale e le sue evoluzioni con la necessaria attenzione». «Comprendo le preoccupazioni espresse dai sindaci sulla percezione che i cittadini hanno del rischio, spesso a causa di una cattiva e non appropriata comunicazione dice il ministro della Protezione civile - Tenuto conto che in Italia non esistono territori a rischio zero, dobbiamo tutti lavorare per garantire anche in quell'area un clima di serenità, nella consapevolezza della vulnerabilità di quel territorio, senza dannoso allarmismo ma anche senza sottovalutazioni. Ci rivedremo nei prossimi giorni per mettere a punto gli obiettivi fissati ed individuare le prime necessarie risorse finanziarie». Ma il bradisismo interessa un'area che abbraccia anche Napoli e parte dell'area metropolitana, con oltre un milione di residenti interessati ai piani di allontanamento in caso di emergenza vulcanica. Per questo motivo alla riunione a Palazzo Chigi erano presenti anche il sindaco metropolitano di Napoli Gaetano Manfredi, l'assessore Mario Morcone per la Regione Campania, Francesca Bianco per l'Ingv e Titti Postiglione per il dipartimento nazionale di Protezione civile. 

Un tema bipartisan, che ha visto attorno al tavolo anche i deputati Antonio Caso (M5S), Michele Schiano (FdI) e Roberto Speranza (Pd) oltre al senatore di Fratelli d'Italia Sergio Rastrelli. «Ringrazio il ministro Musumeci per aver accolto subito il mio accorato invito e convocato la riunione dice il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni - Il ministro ha evidenziato che questa è stata la prima volta che si è parlato in una sede istituzionale di gestione del bradisismo in via preventiva e non dopo una crisi acuta, come invece avvenuto negli anni 70 e '80. Ha riconosciuto il valore delle posizioni compatte di tutti noi sindaci flegrei». Manzoni ha battuto molto sul tema del potenziamento dell'organico dei tecnici da impiegare negli uffici di Protezione civile comunale. Ma cruciali sono anche altri due temi: la Regione, con fondi statali, dovrà verificare le varie reti infrastrutturale del territorio flegreo e, in tempi stretti, si dovrà realizzare un piano di analisi delle vulnerabilità del territorio. Della vulnerabilità degli edifici se ne occuperanno Comune, Città Metropolitana con il delegato al Patrimonio metropolitano Antonio Sabino e Regione, usando fondi del Governo.

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«La riunione col ministro Musumeci sulla questione bradisismo, materia di cui mi sono occupato anche sul piano scientifico per molti anni, è stata molto utile - sottolinea il sindaco di Napoli e metropolitano, Gaetano Manfredi - Dobbiamo dotarci di un riferimento scientifico unitario per evitare il rischio di una comunicazione non omogenea, che rischia di creare solo danni al territorio.

Dobbiamo aggiornare il piano di emergenza e conseguente evacuazione e disporre di ulteriori risorse e mezzi per la Protezione Civile dei singoli comuni». Manfredi, poi, ha posto l'accento anche sull'opportunità di «accelerare sulla formazione dei tecnici in collaborazione con le Università e l'Ingv» e sollecitato «un approfondimento sul patrimonio edilizio già in condizioni precarie su cui intervenire a scopo preventivo». Come evidenziato dai rappresentanti di Ingv e dipartimento nazionale della Protezione civile è importante «la implementazione della zonazione sismica e del monitoraggio su tutta l'area», mentre il parlamentare pentastellato Caso ha ricordato che «c'è un ordine del giorno votato dalla Camera che chiede di destinare maggiori risorse sul Fondo nazionale Prevenzione del Rischio Sismico e questo è un impegno di fondamentale importanza». 

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