A volte l'immaginario collettivo di chi subisce un furto in casa si fa realtà. Davanti allo scempio di una casa saccheggiata chi non è stato sfiorato dal pensiero «Magari fossero passati i carabinieri o la polizia per pigliarli con le mani nel sacco».
Non accade quasi mai. Ebbene questa volta l'immaginario si è fatto realtà ad Arzano, dove il destino o il fato, ha fatto incrociare tre «topi» di appartamento al «lavoro» in un'abitazione, con non uno ma bensì due carabinieri, padre e figlio.
Il primo, brigadiere in pensione, ma sempre carabiniere cento cento, il secondo militare in servizio, che stavano rientrando quando il brigadiere a riposo dall'udito finissimo ha sentito rumori dalla sua abitazione. Un cenno d'intesa con il figlio, e silenziosi si sono fiondati in casa, dove i tre «marjuoli» stavano facendo incetta di contanti e preziosi. Padre e figlio, senza esitare si sono avvinghiati ai tre malviventi.
Ma i «topi», hanno reagito con inaudita veemenza, ingaggiando un furibondo corpo a corpo, tanto che due malviventi sono riusciti a scappare con parte del bottino, mentre il terzo, Patrizio Salvati, 51 anni, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, è stato bloccato e consegnato ai colleghi del nucleo radiomobile della compagnia di Casoria. Ora è in attesa di essere processato per direttissima, mentre è caccia aperta ai complici e al bottino.
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