Negati gli ausili familiari, all'Asl famiglie in rivolta

Sospese le forniture di pannoloni e traverse per gli allettati

I pannoloni negati dall'Asl
I pannoloni negati dall'Asl
di Maurizio Sannino
Martedì 21 Febbraio 2023, 07:48
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«Da gennaio non riceviamo più la regolare fornitura di ausili per incontinenza. Siamo costretti a provvedere di tasca nostra. Non sappiamo a chi rivolgerci perché gli uffici preposti per la relazione con il pubblico della Asl Napoli3 sud di via Fusco, sono sempre chiusi. Una vergogna. La salute oggi non è un più un diritto». Un coro unanime,un'unica voce per gridare tutta la rabbia per una situazione che sta creando il caos a Torre Annunziata e che certifica ancora una volta, qualora ce ne fosse stato il bisogno, le gravi carenze della sanità campana.

Monta la protesta tra le centinaia di utenti oplontini, per lo più anziani, costretti a letto per problemi di salute. Da circa un mese, pannoloni e traverse, indispensabili nel corso della giornata per gli allettati, non vengono più consegnati con regolarità dalla Santex, ditta incaricata dalla Regione. Una situazione che sta creando gravissimi disagi tra gli assistiti che ormai quotidianamente stanno mandando in tilt il centralino dell'ufficio di relazione con il pubblico di Torre del Greco.

Emblematico il caso di un pensionato, Antonio D'Alessio, costretto a girovagare da un ufficio all'altro con la speranza di ricevere spiegazioni su quanto sta accadendo. Il pensionato ha presentato già diversi esposti: «Iniziative che intraprendo per la comunità dice D'Alessio perché tutta questa situazione è assurda. Mia moglie Eleonora è a letto da due anni e mezzo a seguito di una operazione al colon. Per noi questa fornitura è necessaria. Ho presentato diversi ricorsi.

Da gennaio non riceviamo più la fornitura domiciliare di traverse, che a mia moglie occorrono due o tre volte al giorno. Tutta questa situazione continua - incide ovviamente sulle nostre tasche. Siamo pensionati e non ci possiamo permettere di comprare tutti i giorni questo materiale. È possibile questo trattamento? Con tutti i problemi di salute siamo costretti anche a subire questo?». Ma la rabbia aumenta in maniera esponenziale quando intere famiglie si recano negli uffici della struttura di via Fusco e trovano puntualmente chiusa la porta dell'addetto alle relazioni con il pubblico: «È la quarta volta che vengo - dice una ragazza che ha il papà allettato - e trovo sempre chiuso. È inconcepibile. A chi dobbiamo chiedere spiegazioni? Ci dicono che l'addetto non c'è. Ma non specificano mai il motivo dell'assenza. Tutto questo è vergognoso e non può accadere in un paese civile».

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Intanto a fare chiarezza, è una nota di Domenico Tomo direttore dell'U.O.C acquisizione beni e servizi. Tomo descrive uno scenario ancora più allarmante di quella che è la situazione reale. Chiama in causa la Santex individuata dalla Regione Campania quale fornitore del servizio, attraverso la Soresa azienda regionale per la sanità. «A seguito di gravi inadempienze - annuncia il direttore Tomo - il contratto stipulato con la Santex è stato risolto con obbligo per la società stessa, di porre in essere ogni attività per proseguire la fornitura. Dai reclami ricevuti continua - si evince che la ditta Santex non sta garantendo la regolare fornitura in favore degli assistiti. Nello scusarci per il grave disservizio, assicuriamo che sono state già avviate tutte le azioni necessarie per una rapida soluzione della problematica sollecitando la Soresa, all'adozione di ogni iniziativa possibile al fine di garantire la continuità assistenziale e diffidando la ditta a proseguire la fornitura».
 

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