Torre del Greco, dal mare al Gran Cono Vesuvio, una nuova via per arrivare al cratere

Il Comune si candida per un pista per pedoni e ciclisti da contrada Monticelli

Torre del Greco, dal mare al Gran Cono Vesuvio, una nuova via per arrivare al cratere
Torre del Greco, dal mare al Gran Cono Vesuvio, una nuova via per arrivare al cratere
di Francesca Mari
Domenica 17 Marzo 2024, 09:39
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È, tra i tredici Comuni afferenti al Parco nazionale del Vesuvio, il più grande ma ancora non ha una porta d'accesso al Cratere. Torre del Greco si candida a diventare una nuova via per l'accesso al vulcano. È stato firmato, infatti, ieri pomeriggio alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli un protocollo d'intesa per l'apertura di un tavolo tecnico tra l'amministrazione comunale di Torre del Greco e l'Ente Parco Nazionale del Vesuvio. Il fine dell'accordo è la futura realizzazione di un sentiero di accesso al Cratere con partenza dalla "contrada Monticelli", l'area che si trova nei pressi del Colle Sant'Alfonso.

La sigla dell'atto, tra il sindaco di Torre del Greco Luigi Mennella e il presidente dell'Ente Parco nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca, nel corso del workshop «Dal Mare al Cratere - Turismo sostenibile, opportunità e risorse a Torre del Greco» alla Bmt, dove la città di Torre del Greco è presente con un proprio stand. Un'iniziativa promossa dal presidente dell'Associazione Fondiaria Oasi Vesuvio, Gerardo Borriello, dal presidente dell'Associazione Area Porto, Carlo Esposito, e dalla presidente della commissione consiliare Cultura e Turismo del Comune di Torre del Greco Valentina Ascione.

All'evento di ieri sono intervenuti l'assessore regionale al Turismo Felice Casucci, la vice presidente del Consiglio Regionale Loredana Raia, il consigliere regionale Mario Casillo, la consigliera delegata alla Mostra d'Oltremare di Napoli, Maria Caputo, il presidente di Assocoral, Vincenzo Aucella. A moderare l'incontro, il giornalista Salvatore Perillo.

«Torre del Greco è la più importante porta di accesso per chi visita il Gran Cono - il commento del sindaco Luigi Mennella- e rappresenta oltre il 30% del territorio del parco. Ciò nonostante, finora la quarta città della Campania non ha un sentiero proprio all'interno delle aree protette. Con questo protocollo proviamo a colmare questa lacuna. Si tratta di un'ennesima iniziativa che mira da un lato a valorizzare le nostre potenzialità, a partire da quella legate all'ambiente, e dall'altro a fare crescere il brand Torre del Greco nel panorama delle proposte turistiche della provincia di Napoli».

«Stiamo continuando con la politica dell'apertura di nuovi sentieri nel Parco- le parole del presidente dell'Ente Parco nazionale del Vesuvio Raffaele De Luca-perché esso possa essere vissuto e goduto nella sua complessità. Questo è un altro tassello del progetto per la realizzazione della ciclovia che delimiti tutto il Parco, con stazioni in tutti i tredici comuni. Le stazioni saranno percorribili con biciclette elettriche e per ognuna ci sarà un'offerta turistica, in base alle proposte dei Comuni: dai mercatini ai musei. Il Parco del Vesuvio è un grande attrattore, da marzo a novembre stiamo registrando il sold out. La nostra mission è quella del turismo sostenibile e il cicloturismo è un volano. Ercolano e Trecase restano le due porte d'accesso per il Cratere, ma con Torre del Greco daremo il via al vasto progetto col sentiero che unisce mare e Vesuvio, percorribile a piedi o in bici».

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«Nel Grande Progetto Pompei - ha detto Gerardo Borriello, presidente di Oasi Vesuvio- era previsto un ingresso al Cratere da ogni Comuni, ma non è accaduto. A Torre del Greco non c'è stato mai un accesso, parliamo di un Comune che ha l'estensione più grande, per la maggior parte costituita da fondi privati. La nostra associazione, di proprietari privati, si è resa disponibile alla realizzazione del sentiero dalle aree private a quelle demaniali. Sarà un percorso, per pedoni e ciclisti, che condurrà da un lato all'ingresso di Ercolano e dall'altro a quello della strada Matrone. Questo progetto molto importante rientra in quello del rilancio turistico della città, il senso è anche immaginare uno sviluppo mare-Vesuvio con tutte le opportunità».
 

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