Importante sentenza del Giudice di pace di Napoli, in favore di automobilisti napoletani, sanzionati ripetutamente dalla Polizia locale del Comune di Pozzuoli, per violazione delle ZTL.
Il fatto: nel 2020, il Comune nella ZTL che interessa il corso Umberto le traverse circostanti, in virtù di un’ordinanza dell’allora sindaco Figliolia, installò delle telecamere per sanzionare anche le inversioni di marcia sulle cinque rotatorie che consentono l’accesso nella zona a traffico limitato. In pratica, un automobilista che percorre via Napoli, giunto a Pozzuoli è costretto ad affrontare una rotatoria prima di immettersi in corso Umberto I e, solo in quel momento, si rende conto dell’esistenza della ZTL, quindi per evitare la sanzione è costretto ad uscire dalla rotatoria per invertire la marcia. L’automobilista, solo dopo aver ricevuto la notifica di una multa presso la propria abitazione, si accorge che con il semplice accesso alla rotatoria (obbligato) ha violato la zona a traffico limitato, con conseguente applicazione della sanzione, da parte del Comune. Questa paradossale situazione in pochi mesi ha generato il panico tra centinaia di automobilisti che hanno ricevuto la notifica di ingiuste e onerose multe.
Alcuni di essi si sono rivolti al presidente di Aidacon consumatori, Carlo Claps, per ottenere giustizia. «Negli ultimi anni, centinaia di automobilisti sono caduti nella “trappola” e sono stati costretti a pagare, ingiustamente, migliaia di euro entrati nelle casse del Comune flegreo.
Va precisato che la normativa vigente in materia prevede che i comuni siano tenuti a delimitare con precisione le aree ZTL adottando idonea segnaletica, non troppo a ridosso della zona limitata e non confusionaria. In sostanza, l’automobilista deve avere lo spazio temporale per comprendere il significato del cartello e avere l’esatta percezione del divieto. «Alla luce di quanto stabilito nella predetta sentenza - conclude Claps - invitiamo il Comune di Pozzuoli ad annullare le contravvenzioni ancora non oblate dai cittadini multati e a risarcire i tantissimi automobilisti che sono stati costretti a pagare ingiustamente».