Cantiere sul lungomare di Napoli, partenza da via Sauro: «I lavori entro il 2024»

Il restyling ha un costo di 14 milioni «Pochi disagi per ristoratori e turisti»

I restyling sul lungomare
I restyling sul lungomare
di Luigi Roano
Mercoledì 12 Luglio 2023, 11:40 - Ultimo agg. 13 Luglio, 09:45
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Apre il cantiere per rifare il lungomare si parte da via Nazario Sauro, la parte più sensibile perché bisognerà mettere mano agli spazi antistanti gli alberghi e ai ristoranti. Poi si arriverà fino a piazza Vittoria. E più avanti - ma servirà tempo - un altro progetto e altre risorse per il restyling di via Caracciolo collegato a quello della Villa comunale. «Rifacimento marciapiedi, innesto della pietra lavica, pista ciclabile, sostenibilità e molto altro - racconta l'assessore Edoardo Cosenza - cambierà volto il lungomare di Napoli».

Cantieri che sulla carta non dovrebbero essere eterni la chiusura è prevista per il 2024 e visto che non si tratta di lavori non complessi e sono già acquisiti tutti i pareri della Sovrintendenza il traguardo dell'anno prossimo non è una chimera.

Costo dell'operazione Lungomare intorno ai 14 milioni. Se ne è parlato tanto negli anni passati della riqualificazione di uno dei luoghi più suggestivi della città la cartolina di Napoli molto apprezzata dai turisti che si riversano a frotte, ma o il solito ricorso al Tar o perché i fondi entravano e uscivano dal bilancio si è perso tempo.

Con i cantieri aperti si dà invece ora un colpo di acceleratore. «L'intervento di riqualificazione ciclo-pedonale del Lungomare cittadino - si legge nell'incipit del progetto - ha come obiettivo principale il miglioramento della vivibilità e della percorribilità ciclo-pedonale del tratto di Lungomare napoletano compreso tra piazza Vittoria e i giardini del Molosiglio con un valore strategico notevole per la città di in quanto asse fondamentale di collegamento tra l'area occidentale e il centro storico». Un progetto che sotto il profilo della politica amministrativa punta «a consolidare e a rendere definitiva quella inversione di tendenza, iniziata già nel 2012 con l'istituzione di una Ztl - intuizione felice dell'allora sindaco Luigi de Magistris diventata la bandiera del suo mandato ed è stata una fortuna per Napoli - che ha trasformato il lungomare in un luogo di incontro, di passeggio, di svago, di godimento delle bellezze naturali e degli eventi sportivi e spettacolari, con una ricaduta in termini socio-economici sull'intera città». Basta pensare alle regate della Coppa America di vela o alle tappe del giro d'Italia per capire la qualità degli eventi sportivo che hanno esportato quel pezzo di Napoli nel mondo.

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Il progetto - nella sostanza - è finalizzato a rendere più sostenibile e funzionale a una mobilità pedonale e ciclabile il tratto di lungomare in questione. Il progetto prevede la riorganizzazione della sede stradale, uno spazio da destinare ad una pista ciclabile in sede propria, due corsie veicolari - per garantire l'utilizzo da parte dei mezzi autorizzati, dei residenti, dei veicoli diretti agli alberghi e alle autorimesse e dei mezzi autorizzati per il carico e lo scarico delle merci - dell'ampliamento dei marciapiedi lato edifici al fine di aumentare lo spazio pubblico e di regolamentare quello destinato alle occupazioni da parte di bar e ristoranti e alberghi e di aree pubbliche di sosta per i pedoni. «La parte più delicata del progetto - racconta Cosenza - ci arriveremo a novembre e chiuderemo a marzo, il periodo in cui i flussi turistici sono meno intensi». Quindi nel progetto «c'è l'eliminazione delle barriere architettoniche ed il potenziamento della dotazione tecnologica del tratto stradale ricorrendo a sistemi Its - Sistemi di trasporto intelligenti - per migliorare la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti».

Il nuovo Lungomare avrà i marciapiedi larghi dal lato palazzi e ristoranti questa la novità più consistente perché ci sarà più spazio per i pedoni anche dal lato alberghi e ristoranti e questo significa che i marciapiedi ruberanno spazio alla carreggiata. Si useranno materiali compatibili con l'ambiente di qui l'inserimento della pietra lavica e che garantiscano «la massima durabilità». Ci sarà maggiore spazio per i pedoni ma anche per i ristoranti. Non ci sarà più tavolino selvaggio ma dehors - come scritto nel regolamento appena varato dalla giunta guidata dal sindaco Gaetano Manfredi - che dovranno avere caratteristiche non impattanti, rialzati su pedane e fatti con materiali consoni al contesto. E anche sul lato degli hotel ci sarà un'area esterna ampia agli ingressi, con le aiuole e spazio per l'arrivo dei taxi.

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