Cinema Metropolitan, il Comune di Napoli: «Siti storici da vincolare»

Summit a Roma con il ministro Sangiuliano: c'è l'assessore Lieto al posto di Manfredi

Il cinema Metropolitan
Il cinema Metropolitan
di Valerio Esca
Sabato 4 Marzo 2023, 07:21 - Ultimo agg. 5 Marzo, 09:01
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Vincoli sui siti storici della città. In previsione dell'incontro di martedì voluto dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si lavora sulla traccia che potrebbe portare al varo di una normativa che salvaguardi i presidi culturali del territorio. Il ragionamento parte dalla possibile chiusura del cinema multisala Metropolitan di via Chiaia, al posto del quale si ipotizza possa nascere una sala bingo o un supermercato. Un giallo al centro di una querelle che va ben oltre i confini regionali, tanto da essere finito sulla scrivania di Sangiuliano tra i dossier con priorità massima. Il ministro ha convocato a via del Collegio Romano i gestori del Metropolitan e Banca Intesa Sanpaolo, proprietaria dei locali. Con Sangiuliano non ci sarà il sindaco Gaetano Manfredi, quel giorno impegnato nella monotematica in Consiglio comunale. Al suo posto, a rappresentare Palazzo San Giacomo, ci sarà comunque una figura politica: probabilmente la vicesindaco Laura Lieto. Al tavolo anche il sovrintendente dei beni Archeologici, Belle arti e Paesaggio Luigi La Rocca e il consigliere speciale del ministro Luciano Schifone.

L'obiettivo del ministro, condiviso con il primo cittadino, è «salvare il Metropolitan».

Ed è stato lo stesso numero uno del Mic a chiarire alcuni aspetti: «Stiamo verificando il quadro normativo, ma la chiusura del Metropolitan rappresenterebbe una grave perdita per la città di Napoli e per la sua cultura. Peggio ancora se, come apprendiamo da notizie di stampa che auspichiamo essere infondate, la struttura corre il rischio di diventare un supermercato o una sala bingo. Spero che queste notizie siano prive di fondamento». L'idea del ministero e del Comune - in queste ultime ore è scesa in campo l'Avvocatura di Palazzo San Giacomo per capire quali strade sia possibile percorrere in punta di diritto - «è verificare la possibilità di porre un vincolo relazionale che legherebbe il sito alla sua destinazione». Da applicare al caso specifico, ovvero al Metropolitan, ma poi da allargare ad altri beni storici della città. «Il cinema - ha ribadito Sangiuliano - quando fu inaugurato negli anni Cinquanta era tra i più grandi d'Italia e d'Europa. Dobbiamo fare ogni tentativo per salvare questo simbolo della città nel momento in cui ci sono timidi segnali di ripresa relativi all'affluenza ai botteghini». Un assist per gli uffici di piazza Municipio, che stanno elaborando una strategia più complessiva che abbia alla base un principio: tutelare Napoli e i borghi d'arte e scongiurare il rischio di ritrovarsi una città che assuma le sembianze di «un cuoppo» di fritti, a discapito delle botteghe storiche. 

 

Un'azione propositiva che il Comune sta strutturando da tempo, grazie all'impegno dell'assessore al Commercio e Turismo Teresa Armato, a stretto contatto con il sovrintendente La Rocca e la Regione Campania. «Per poter applicare, laddove sia possibile, vincoli specifici per salvaguardare alcuni siti e alcune aree come quella Unesco bisogna fare un percorso insieme agli altri Enti» fanno sapere dal Municipio. Il dialogo tra Manfredi e Sangiuliano su questo punto è aperto già da tempo ed entro fine mese potrebbero arrivare in giunta le delibere firmate dall'assessore Armato. L'intervento normativo, come ha evidenziato l'ex rettore Manfredi, è necessario ma «lasciando ovviamente una libertà all'impresa privata». In sostanza puntando a vincoli su destinazioni a finalità di interesse collettivo, senza escludere che piccoli o medi imprenditori possano investire in nuove attività commerciali. «I Comuni - ha ribadito Manfredi - devono avere poteri più efficaci e questo sarebbe un esempio di autonomia positiva che ci consentirebbe di salvaguardare gli interessi della città». Al vertice con il ministro il Comune arriverà con le idee chiare: mettere un freno alla deregulation degli anni per l'attribuzione delle destinazioni commerciali. Un patto tra le istituzioni è la soluzione al problema: «Il bello di Napoli - ha rimarcato il primo cittadino - va tutelato per evitare che l'esplosione turistica della città non sia governata e gestita». Il sindaco «ha ritenuto positivo l'intervento del ministro Sangiuliano perché dalla concertazione si potrà trovare una soluzione che salvaguardi la funzione del multisala. Credo che il Metropolitan debba continuare ad essere un cinema, una sala di riferimento per la cultura napoletana». Ieri è intervenuto sulla vicenda Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom Campania: «Dopo la sciagurata chiusura del Big maxi cinema di Marcianise, primo multiplex della nostra Regione, non possiamo permettere che una storica sala cinematografica immagine culturale della nostra città vada persa. In questa delicata vertenza tutti dovranno fare la loro parte noi saremo come sempre al fianco dei lavoratori e daremo l'adesione alla manifestazione del 12 marzo indetta da Francesco Emilio Borrelli a sostegno del Metropolitan». 

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