Emergenza rifiuti a Napoli, lo scandalo della differenziata: spazzino mischia tutto, secco, umido e plastica

Emergenza rifiuti a Napoli, lo scandalo della differenziata: spazzino mischia tutto, secco, umido e plastica
di Daniela De Crescenzo
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 07:30 - Ultimo agg. 10:53
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Via Stadera, l’operaio dell’Asìa apre il contenitore dell’umido, poi ne prende il contenuto e lo mischia con gli altri rifiuti prima di caricare tutto sul camion: il video sta spopolando sul web. Si sente anche la voce del dipendente che, alla domanda di un cittadino, risponde: «Il mio capo mi ha detto di fare così perché non possiamo portare più niente ai capannoni di via delle Brecce».
 
 

E il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli, che ha rilanciato sui social il video girato da un cittadino, sostiene: «Ci interroghiamo sulla veridicità delle parole dell’addetto Asìa. Qualora fossero vere sarebbe gravissimo. Significherebbe che le condotte virtuose dei cittadini che differenziano i rifiuti vengono vanificate già al momento del ritiro. Occorre chiarire al più presto quanto contenuto nel video». E infatti l’assessore all’Ambiente, Raffaele Del Giudice, è già intervenuto e spiega: «Ad Asìa ho chiesto di attuare tutti i controlli e prendere le decisioni conseguenti».

Bisognerà adesso capire se i rifiuti sono stati mischiati perché nei contenitori c’erano già frazioni estranee, o perché, come sostiene l’operaio, dopo le proteste dei giorni scorsi l’umido non può essere scaricato in via Brin e quindi viene miscelato con l’indifferenziato. Certo è che anche il sindaco De Magistris si dice preoccupato per le difficoltà a smaltire la frazione umida, respinta spesso dagli impianti del Nord che la giudicano di cattiva qualità, e sottolinea: «A Napoli si continua a fare la differenziata ed è bene anche perché invece negli altri Comuni non la si sta più facendo, creando di conseguenza rallentamenti». E Del Giudice ribadisce: «I cittadini devono collaborare». Secondo il primo cittadino, però, la situazione è in rapido miglioramento e il sito ex Icm, nei giorni scorsi al centro delle proteste, sarà presto svuotato. 

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L’amministratore di Asìa Francesco Iacotucci conferma: «Restano solo 150 tonnellate da raccogliere e sono quasi terminate anche le operazioni di svuotamento dell’ex Icm». Non sono bastati, quindi, i 5 giorni indicati dal ministro Costa, ma si è in anticipo sui 15 stabiliti nel documento sottoscritto dai comitati. Questi, però, sono tutt’altro che tranquilli perché lunedì c’è stato un altro sopralluogo dei carabinieri del Noe, di Arpac e Asl nei piazzali di via delle Brecce e sono state evidenziate criticità: arriveranno le prescrizioni. Intanto, è stato chiesto un incontro per oggi con De Magistris per ribadire che l’impianto va chiuso al più presto. Sulla vicenda rifiuti è intervenuto anche De Luca: su Fb ha risposto a Matteo Salvini che aveva detto che «la Campania è piena di rifiuti»: «Dice stupidaggini. La Campania è pulita. Tranne alcune criticità che si rilevano in questi giorni a Napoli e in qualche comune metropolitano, per le quali la Regione non c’entra». L’ultima novità dal fronte Asìa: ieri si è tenuta una riunione dell’azionista (il Comune) ed è stata ratificata la decisione di affidare l’azienda a un cdae non più a un amministratore unico. 
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