Funicolare a Napoli, lo scandalo continua: altri certificati medici, niente corse by-night

Funicolare a Napoli, lo scandalo continua: altri certificati medici, niente corse by-night
di Elena Romanazzi
Domenica 29 Dicembre 2019, 09:00 - Ultimo agg. 30 Dicembre, 13:47
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Il verdetto è arrivato poco dopo le 17 del pomeriggio di ieri: niente prolungamento di orario della funicolare centrale. Solo la metro ha garantito il servizio fino alle 2 di notte. Si è tentato l'impossibile ma i vertici dell'Anm non ce l'hanno fatta per la quarta settimana consecutiva.



Due certificati di malattia e tre persone in servizio. Troppo poche anche se su questo fronte le posizioni interne erano differenti, per poter garantire il prolungamento anche solo facendo corse dirette ovvero Augusteo-piazza Fuga. Tutti a piedi. Ultima corsa come sempre alle 22, malgrado l'annuncio ben in vista sul sito dell'Anm dell'orario del sabato: a partire dal 7 settembre. A dicembre non c'è mai stato. Ci sarà l'ultimo dell'anno, per gli incentivi, il premio e lo straordinario ma non il sabato.

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Anche ieri c'è stata la vana ricerca di chi potesse sostituire le due persone in malattia. È scattata - fanno sapere dai vertici aziendale - la caccia a operatori di riserva, ricerca vana. Nessuno dei 77 dipendenti si è detto disponibile per consentire le corse fino alle due di notte. Una situazione divenuta paradossale con un rimpallo di responsabilità tra sindacati, lavoratori e vertici aziendali. Le sigle sindacali - tutte ad eccezione di Faisa Cisal e Usb - hanno firmato l'accordo. Ma la situazione non si sblocca. E nelle funicolari è proprio la Faisa Cisal, con più del 30 per cento degli iscritti a tenere banco nelle funicolari. Il nodo da risolvere è sempre lo stesso. La differenza di trattamento economico tra gli operatori delle funicolari e i i macchinisti della Linea 1 della metro. Un euro e cinquanta all'ora di differenza. Così è iniziata. La chiamata al lavoro per effettuare lo straordinario all'inizio era su base volontaria, poi è diventata ordinaria (senza il pagamento di alcuna indennità aggiuntiva), poi sono arrivate le malattie e altre assenze. Morale: ogni sabato, malgrado gli annunci non si sa se ci sarà o meno il prolungamento. E gli utenti vengono avvertiti solo poco prima.

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I lavoratori delle funicolari non ci stanno a questa disparità di trattamento, a dispetto anche degli accordi firmati dalla maggior parte dei sindacati. Di fatto l'Rsu non hanno mai avallato l'intesa con l'Anm a lungo discussa con i leader dei sindacati. L'ennesima figuraccia per la città - tuona il presidente della commissione Trasporti Nino Simeone - l'ennesima figuraccia che hanno fatto fare al sindaco nel momento in cui Napoli registra il sold out di turisti, con le strutture recettive strapiene. Simeone picchia duro. «Mi vergogno di fronte ai cittadini - spiega - e provo rabbia perché questi prolungamenti dovevano essere organizzati prima, visto che la stessa problematica l'abbiamo avuta l'anno scorso. Ma come è possibile che a distanza di un anno non si sia pensato di coordinare in maniera adeguata queste attività. Non si può vivere alla giornata e aspettare la disponibilità, è inaccettabile». Simeone è amareggiato. «Sono convinto che ora verranno presi di mira i lavoratori, saranno bersaglio delle peggiori critiche quando poi tutti conosciamo i sacrifici che fanno per mandare avanti il trasporto pubblico in città. È ora di finirla. Chi gestisce l'azienda avrebbe dovuto pensare ad alternative». Nel mirino di Simeone l'amministratore unico Nicola Pascale. «Ma cosa fa - incalza - l'amministratore unico? Se non sono state previste navette sostitutive per collegare Augusteo a piazza Fuga di cosa parliamo? La si smetta di dare la colpa solo agli altri, se chi gestisce il trasporto pubblico non lo sa gestire si tolga dai piedi. Così non si può andare avanti».

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