Metropolitana di Napoli, i nuovi treni non partono e quelli vecchi si fermano: attese infinite

Metropolitana di Napoli, i nuovi treni non partono e quelli vecchi si fermano: attese infinite
di Paolo Barbuto
Venerdì 19 Febbraio 2021, 08:30 - Ultimo agg. 10:33
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L'attesa sulle banchine della Metropolitana di Napoli è eterna, quasi quanto quella per il giorno in cui le promesse sulla rinnovata flotta della Metropolitana si avvereranno. Solo nel mese di febbraio sono stati cinque i giorni in cui sono stati segnalati disagi nel trasporto su ferro, l'ultimo stop è arrivato ieri, è durato poco meno di un'ora ed era dovuto alla ricerca di persone che s'erano infilate nei tunnel della stazione Quattro Giornate. Il resto dei disagi riguarda le limitazioni di percorso dovute alla scarsità di treni da mettere sui binari, perché quelli che ci sono non ne possono più di andare avanti, hanno trent'anni di viaggi nelle ruote e chiedono disperatamente di andare in pensione. Ma prima che possano essere lasciati a riposare in deposito bisogna che entrino in attività i nuovi venti convogli comprati dalla spagnola Caf, tre dei quali sono già stati consegnati all'Anm.

Erano le dieci di sera del 28 dicembre, 53 giorni fa, sulla città si abbatteva la tempesta più devastante degli ultimi anni.

Mentre le onde spaccavano in due i muri del lungomare il sindaco era a fare un giro sulla nuova metropolitana che eseguiva prove di percorso notturno. Dema si faceva fotografare, felice, in una delle nuove carrozze durante un viaggio che sarebbe consentito solo ai tecnici fino a quando non arriveranno i permessi ufficiali per far salire anche i passeggeri (sindaco compreso). Poi, una volta venuto fuori dal brivido del viaggio proibito il sindaco si rese conto che la città era in pezzi e, opportunamente, ritardò di 36 ore il consueto post di entusiasmo sulla metro.

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Il messaggio social lo vedete qui di fianco: Dema annunciava, trionfante, che entro febbraio i nuovi treni sarebbero stati a disposizione dei passeggeri. In mezzo a qualche risposta di sfottò, le brigate arancioni si affollarono osannanti in calce a quel post plaudendo alla bravura e alla promessa mantenuta.

Solo che, nel frattempo, il mese di febbraio è arrivato e se ne sta pure andando. E allora ci siamo chiesti: dove sono i nuovi treni?

L'Anm non rilascia dichiarazioni ufficiali sulla questione; dal palazzone di via Giambattista Marino però filtra un pizzico di insofferenza sull'argomento perché, spiegano voci di corridoio, quella data lanciata sui social dal sindaco non era stata condivisa «se ce lo avesse chiesto gli avremmo evitato questa figuraccia», spiega sottovoce un quadro dell'azienda.

Insomma, i nuovi treni partiranno, ma per adesso sono ancora in fase di prove tecniche. Fino ad ora le cose sono andate abbastanza bene, è stata chiesta qualche leggera modifica alla casa costruttrice, sono state effettuate lunghe prove notturne sui binari, è stato messo quasi a punto il primo dei convogli che, però, necessita di altre prove e, soprattutto, dell'ultimo, determinante, placet da parte del Ministero dei Trasporti.

La questione, se andrà tutto per il verso giusto, potrebbe risolversi entro la fine del mese di aprile, giusto alla vigilia delle elezioni comunali; e il primo viaggio del nuovo treno della Metro potrebbe trasformarsi in un clamoroso spot elettorale per la candidata che Dema ha scelto per correre alla poltrona da sindaco con la casacca arancione, Alessandra Clemente.

Se, invece, la burocrazia dovesse prendere il sopravvento, l'avvento dei nuovi convogli potrebbe slittare di uno o due mesi. Ora provate solo a immaginare la pressione che sentiranno sulle spalle gli addetti dell'Anm che dovranno (dovrebbero) fare l'impossibile per far salire i passeggeri sul nuovo treno prima delle consultazioni elettorali.

L'unica certezza è che, dopo aver varato il primo convoglio, il percorso burocratico degli altri sarà più breve. Al ritmo di uno ogni due mesi (i controlli e le verifiche saranno ridotti) potrebbero entrare in servizio.

Nel frattempo continuiamo a lottare con i malconci treni d'oggi. Febbraio passerà senza novità sui binari della Metro, anche se il sindaco s'era sbilanciato. 

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