Napoli: Port'Alba, contro la crisi un consorzio della cultura

Napoli: Port'Alba, contro la crisi un consorzio della cultura
di Gennaro Di Biase
Venerdì 16 Settembre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 11:00
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Di letterario, in piazza Dante, c’è rimasta quasi solo la statua del sommo poeta. Per tanti motivi, regna anzi un’incertezza da limbo: le difficoltà di Pironti, momentaneamente quasi del tutto concentrato sulla scolastica, i bar della movida serale che attirano scooter, musica ad alto volume e si affiancano ai pochi bistrot a tema culturale. Le preoccupazioni degli esercenti sulla reintroduzione - annunciata l’altro ieri da Palazzo San Giacomo - della Ztl, che fa temere «l’isolamento, con la metro che chiude alle 22». Insomma, la cultura si allontana da una piazza Dante alla ricerca di una nuova identità. In questo scenario gli esercenti gettano l’occhio alla proposta, lanciata da queste pagine dall’editore Alfredo Mazzei - uno dei proprietari degli spazi ex Guida in attesa di restyling - di «creare un centro commerciale naturale a Port’Alba per snellire la burocrazia e rilanciare gli eventi letterari». Con lo stesso obiettivo, Fabio Amodio (dell’omonima libreria), ha parlato della creazione di una «Fiera del Libro permanente». E intanto si lavora alla creazione di un consorzio che raggruppi le attività culturali tra Port’Alba e piazza Dante. 

Con le regole attuali, dettate dal Covid - che scadranno in ogni caso il 30 settembre, il che porterà a un necessario ripensamento degli spazi - è più semplice installare tavolini da bar che organizzare presentazioni di libri. Il boom turistico, che alimenta il mercato dei pubblici esercizi, ha di fatto affiancato le lettere al drink tra piazza Dante e Port’Alba. Una convivenza non semplice, ma nemmeno impossibile, appoggiata da vari librai e incarnata, per ora, dall’esempio di Berisio: libreria e bar. La stessa factory della Saletta Rossa negli ex locali di Guida (la cui apertura è auspicata da Mazzei per la primavera-estate 2023) sarà un mix di libri e altri prodotti. «Se a Port’Alba si sta pensando alla realizzazione di un centro commerciale naturale o a una Fiera del Libro permanente - è l’appello di Rosanna Bazzano, titolare del bistrot letterario Il Tempo del Vino e delle Rose - allargare queste proposte a piazza Dante gioverebbe a tutto il centro storico.

La zona, in questo momento, è senza identità precisa». Due note positive: la scolastica è in ripresa rispetto agli anni della Dad e sono già partiti i lavori per l’apertura di un nuovo punto Mondadori. 

Altro tema caldissimo, come accennato, riguarda la reintroduzione della Ztl annunciata dal Comune: «Ho scritto in Municipalità, chiedendo la revisione della decisione della Ztl di piazza Dante - sospira Angelo Martino, titolare del ristorante Al 53 di piazza Dante - Se la metro funziona a singhiozzo e termina il servizio alle 22, chiudere alle auto spezza l’equilibrio della viabilità e ci isola. Serve più sicurezza per rilanciare la cultura della zona. Ogni volta che i ragazzi e i titolari delle librerie devono organizzare un evento bisogna affrontare una burocrazia incredibile. Avevamo aspettative ben diverse, per questo post-Covid». «Il commercio potrebbe essere organizzato in maniera più efficace - aggiunge Salvatore Trifari di Bmd Tatoo - purtroppo anche le condizioni dell’arco, su cui ci sono reti di contenimento da anni, non sono un bel biglietto da visita per i tanti turisti che arrivano in visita a Port’Alba». In estate, i librai hanno segnalato varie piogge di calcinacci. 

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Roberto Marino, presidente del secondo parlamentino, i cui uffici sono affacciati proprio sulla piazza e su Port’Alba, appoggia la proposta di un centro commerciale naturale e invita «i commercianti della cultura a sedersi intorno a un tavolo in municipalità per il rilancio del comparto - dice - Le librerie sono quasi scomparse in piazza Dante, purtroppo. Proveremo a introdurre un calmieramento dei costi per le concessioni sulle bancarelle o uno snellimento burocratico per le presentazioni di libri all’aperto. L’idea di un centro commerciale naturale faciliterebbe la rinascita della vocazione culturale del territorio. Mi occuperò di fare chiarezza sui lavori all’arco. Non avevamo avuto notizia della decisione del Comune di riattivare la Ztl da piazza Dante a via Roma, dalle 9 alle 18. Siamo stati presi alla sprovvista. La Ztl fu instaurata dall’amministrazione de Magistris e poi sospesa a causa della pandemia. Le interlocuzioni in essere sulle azioni da fare non sono state rispettate. Questo ci sembra un accentramento amministrativo, in controtendenza rispetto al decentramento auspicato dall’amministrazione. Il Covid è finito, ma i suoi effetti no». 

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