Napoli, autobus ancora fermi:
ignorati gli appelli di Anm e sindacati

Napoli, autobus ancora fermi: ignorati gli appelli di Anm e sindacati
di Pierluigi Frattasi
Giovedì 2 Marzo 2017, 08:32 - Ultimo agg. 09:48
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Bus ancora fermi in deposito ieri mattina. Disservizi in tutta la città e grossi disagi all’Università, con centinaia di studenti rimasti a piedi. Continua la protesta dei lavoratori di Anm contro l’ipotesi dei tagli al salario accessorio. Gli appelli di azienda e sindacati, finora, non sembrano aver sortito effetti. Ieri mattina, i principali disagi si sono riscontrati al deposito di Cavalleggeri d’Aosta, dove sono usciti solo 6 bus su 70. Lunghe attese per gli utenti nei quartieri dell’area occidentale e collinare servite dal deposito. Isolati per ore Fuorigrotta, Chiaia e Vomero. I problemi lamentati dai conducenti: sicurezza e mancata manutenzione dei mezzi. Migliore la situazione, invece, allo stazionamento di via Nazionale delle Puglie, dove su 115 mezzi ne sono usciti 70. Sembra rientrata, invece, la rivolta negli altri depositi. Carlo III, Garittone, San Giovanni e Stella Polare hanno lavorato quasi a regime.

Disservizi dovuti non solo allo stato di agitazione dei dipendenti, ma anche a diverse manifestazioni e cantieri che hanno costretto alcuni mezzi a modificare il percorso. Molte linee sono tornate regolari dopo le 14,30. Intanto, sono a rischio nel weekend i prolungamenti serali di metro Linea 1 e funicolari. «Il disagio che stanno vivendo in questi giorni migliaia di cittadini – afferma il sindaco Luigi de Magistris -, a causa di un blocco anomalo di decine di mezzi, non è tollerabile. Abbiamo chiesto ad Anm di predisporre le linee di risanamento per evitare il fallimento. Abbiamo chiarito le volontà del Comune: un’azienda pubblica, pur potendo vendere a privati fino al 40% delle azioni; nessun licenziamento e tutela dei lavoratori; risanamento vero, a partire dalla lotta verso eventuali sprechi; miglioramento del servizio. A oggi non vi sono testi conclusivi delle decisioni aziendali mentre vi sono incontri con le rappresentanze sindacali già programmati. Disagi all’utenza sulla base di fughe di notizie sono inaccettabili. Noi non modifichiamo le nostre volontà, però chiediamo di mettere i cittadini al primo posto, come sempre si è fatto».

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