«Ricevere un premio dal Presidente della Repubblica è un grandissimo onore, siamo ancora tutte frastornate». Così Immacolat Carpiniello, amministratore della cooperativa sociale «Lazzarelle» che produce caffè nel carcere femminile di Pozzuoli, insignita del titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana «per il suo impegno nella valorizzazione del lavoro delle detenute all'interno del carcere offrendo loro un'opportunità di riscatto per una vita diversa dopo la detenzione».
Carpiniello ritiene l'onorificenza ricevuta «un premio collettivo, perché senza le socie della cooperativa e le "lazzarelle" parte integrante di tutto quello che facciamo, non saremmo arrivate ad oggi».
La cooperativa sociale «Lazzarelle», racconta Carpiniello, «ha due unità produttive: 15 anni fa abbiamo impiantato nel carcere di Pozzuoli una torrefazione dove le donne detenute quotidianamente lasciano la cella e vengono a lavorare con noi, mentre nel luglio 2020 abbiamo aperto un bistrot nella Galleria Principe di Napoli; qui le detenute che possono accedere ai benefici di legge, quindi al lavoro esterno, vengono a lavorare al bistrot. Puntiamo tutta la nostra attività di reinserimento sul lavoro, perché pensiamo che sia l'unico strumento valido per dare opportunità in particolare alle donne.
Non possiamo essere donne libere senza l'indipendenza economica». I risultati dell'attività della cooperativa sono sotto gli occhi di tutti: «Abbiamo riscontri quotidiani, le donne sono coinvolte attivamente e questo fa sì che, finito il tempo del lavoro con noi, ritornino protagoniste della loro vita. Molte di loro si reinseriscono nel mercato del lavoro e non tornano a delinquere.