Napoli, chiusa la piscina dei disabili: «Il Comune ci ha preso in giro»

Napoli, chiusa la piscina dei disabili: «Il Comune ci ha preso in giro»
di Mariagiovanna Capone
Giovedì 15 Luglio 2021, 12:00 - Ultimo agg. 18:33
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«Come lo spiego a questi ragazzi che non potranno andare in piscina? Come gli dico che non potranno fare l'unica attività estiva che gli è rimasta e starsene a casa?». Toni Nocchetti è a tratti arrabbiato e a tratti commosso. Dopo due anni di totale vuoto ludico, didattico e aggregativo, sperava che 50 disabili gravissimi di Tutti a Scuola potessero finalmente riprendere almeno le attività in piscina. Dopo il via libera informale da parte degli assessori comunali Donatella Chiodo al Welfare e Ciro Borriello allo Sport, aspettava la delibera con cui formalizzare nero su bianco che i suoi ragazzi potessero svolgere le attività gratuite con operatori specializzati nella piscina Nestore. E invece no. A poche ore dalla firma tutto è stato interrotto perché un dirigente del Comune di Napoli lo informa che la piscina è «in manutenzione fino al 15 settembre». 

«Sono dispiaciuto per aver creduto che l'impegno assunto dagli assessori fosse sufficiente» confessa Nocchetti. «Devo dire a Nicolino che non potrà andare in piscina, dopo averglielo promesso appena qualche giorno.

Promessa che ho fatto solo perché ho avuto le conferme da chi aveva questa responsabilità». La promessa è dell'assessore Borriello che «appena ieri (martedì, ndr) mi ha rassicurato che le attività sarebbero riprese. Solo qualche ora dopo la dirigente dei Grandi impianti sportivi mi ha informato che hanno iniziato una manutenzione dal 30 giugno fino al 15 settembre». Nocchetti si dice «disgustato da tanto pressapochismo e superficialità. Non si possono prendere in giro dei ragazzi disabili in questo modo. L'assessore Borriello deve vergognarsi, l'amministrazione comunale deve vergognarsi. Al prossimo sindaco dico: non prendere in giro i ragazzi». 

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I 50 ragazzi avrebbero seguito ogni mercoledì e venerdì, dalle 15 alle 18, le attività psicomotorie con istruttori specializzati. «Si tratta di attività per loro molto importanti, non solo sul piano della socializzazione ma anche fisico e per l'autonomia» racconta Nocchetti. «Conoscendo le difficoltà del Comune, mi sono offerto di pagare con i fondi del 5 x mille dell'associazione, le spese per straordinari dei custodi, sanificazioni e pulizie supplementari. Non ho ricevuto risposta, quindi presumevo tutto fosse ok». Nocchetti si chiede: «Come è possibile che un assessore non sappia della chiusura, prima di promettere l'avvio di un'attività così delicata per ragazzi e famiglie?». L'assessore Borriello afferma che ha appreso solo «ieri mattina di questa oggettiva difficoltà. Oltre alla manutenzione della piscina abbiamo pure personale mancante. Anche la Scandone a giorni chiuderà per gli stessi motivi». Tuttavia, pur Definendosi «un assessore inefficiente» per non essere a conoscenza della chiusura di un struttura di propria competenza, promette: «Mi impegnerò affinché possiamo trovare altre piscine comunali per dare la possibilità di far nuotare i ragazzi di Tutti a scuola». 

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