Degrado e abbandono avvolgono il monumento dedicato ai Caduti di Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli. L'opera d'arte contemporanea in via Martiri della Libertà è circondata da verde non curato e rifiuti e sfigurata con diversi segni e scritte volgari.
L’opera è stata realizzata nei primi anni Duemila per rendere la memoria dei martiri della Resistenza di Ponticelli uccisi nel corso delle "Quattro Giornate di Napoli". Ai suoi piedi sono riportati i nomi delle vittime della strage che sconvolse il quartiere il 29 settembre 1943, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Il tragico fatto avvenne nella Masseria Morabito di via Ottaviano, attuale via Angelo Camillo De Meis, dove, dopo un tentativo di razzia, vi furono scontri tra i partigiani e i tedeschi.
«Durante gli scontri morì un soldato tedesco e altri rimasero feriti, mentre un altro militare fu ucciso, probabilmente per errore, da un cecchino fascista.
Oggi il monumento - realizzato nel 2005 nell’ambito del premio 'Giovanni Carfora Martire della Libertà' bandito dall’associazione 'Il Quartiere Ponticelli' - è in condizioni difficili. Alla mancanza di cura delle aiuole e degli spazi circostanti - con erbacce e sporcizia non rimossi da tempo - si è aggiunta la mano dei vandali che hanno imbrattato le diverse superfici con scritte e disegni volgari o comunque inopportuni come dediche, cuori e altri imbratti. Tra queste la figura di un fallo e, in un altro punto, la scritta «Mtitv scorn!».