Napoli Est, monumento ai Caduti di Ponticelli tra degrado e scritte volgari

L'opera d'arte contemporanea in via Martiri della Libertà è circondata da verde non curato e rifiuti

Il monumento ai Caduti
Il monumento ai Caduti
di Alessandro Bottone
Lunedì 13 Febbraio 2023, 20:25
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Degrado e abbandono avvolgono il monumento dedicato ai Caduti di Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli. L'opera d'arte contemporanea in via Martiri della Libertà è circondata da verde non curato e rifiuti e sfigurata con diversi segni e scritte volgari.

L’opera è stata realizzata nei primi anni Duemila per rendere la memoria dei martiri della Resistenza di Ponticelli uccisi nel corso delle "Quattro Giornate di Napoli". Ai suoi piedi sono riportati i nomi delle vittime della strage che sconvolse il quartiere il 29 settembre 1943, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Il tragico fatto avvenne nella Masseria Morabito di via Ottaviano, attuale via Angelo Camillo De Meis, dove, dopo un tentativo di razzia, vi furono scontri tra i partigiani e i tedeschi.

 

«Durante gli scontri morì un soldato tedesco e altri rimasero feriti, mentre un altro militare fu ucciso, probabilmente per errore, da un cecchino fascista.

La morte dei due soldati diede il via alla rappresaglia che si sviluppò in più luoghi sulla via Ottaviano e nelle campagne circostanti», si legge sul sito dell'Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia che ricostruisce la vicenda. I tedeschi entrarono casa per casa nelle strade limitrofe uccidendo diverse persone i cui corpi «vennero successivamente prelevati dai parenti delle vittime», si legge sull'atlante che raccoglie dati e testimonianze sull'evento che coinvolse civili, partigiani e militari.

Oggi il monumento - realizzato nel 2005 nell’ambito del premio 'Giovanni Carfora Martire della Libertà' bandito dall’associazione 'Il Quartiere Ponticelli' - è in condizioni difficili. Alla mancanza di cura delle aiuole e degli spazi circostanti - con erbacce e sporcizia non rimossi da tempo - si è aggiunta la mano dei vandali che hanno imbrattato le diverse superfici con scritte e disegni volgari o comunque inopportuni come dediche, cuori e altri imbratti. Tra queste la figura di un fallo e, in un altro punto, la scritta «Mtitv scorn!».

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