Hospice San Gennaro, a Napoli una nuova struttura per le cure palliative

«È il primo hospice di offerta pubblica per la città di Napoli»

Hospice «San Gennaro»
Hospice «San Gennaro»
Giovedì 16 Novembre 2023, 16:05 - Ultimo agg. 16:42
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Un nuovo spazio concepito e realizzato per alleviare la sofferenza. L’ex presidio ospedaliero
«San Gennaro», nel cuore del quartiere Sanità, rinasce a partire da una nuovissima struttura pronta ad offrire risposte a pazienti affetti da malattie croniche evolutive e incurabili. Nell’ambito dei Lea distrettuali, l’Hospice San Gennaro prevede un complesso integrato di prestazioni sanitarie professionali di tipo medico, infermieristico, riabilitativo e psicologico.

Ma anche sociali, di tutela e alberghiere, nonché di sostegno spirituale a favore di persone affette da malattie per le quali non esistono terapie o, se esistono, sono inadeguate o inefficaci ai fini della stabilizzazione della malattia o del prolungamento significativo della vita.

La nuova struttura è stata realizzata al 4° piano dell’ala Est dello storico presidio sanitario su una superficie di 1.500 metri quadrati, suddivisi in 3 differenti aree: un’area destinata alla residenzialità (di circa 725 metri quadrati), un’area destinata alla valutazione delle terapie (circa 115 metri quadrati), un’area generale di supporto (di 200 metri quadrati circa e 460 metri quadrati circa di spazi di collegamento funzionale).

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A curare il progetto è stata l’Unità Operativa «Pianificazione, Programmazione e Sviluppo Interventi sul Patrimonio Immobiliare» dell’Asl Napoli 1 Centro che si è avvalsa degli architetti e ingegneri (dipendenti a tempo indeterminato dell’Asl Napoli 1 Centro - ufficio speciale Pnrr) - che ne hanno anche diretto i lavori ed il collaudo - coordinati dall'architetto Antonio Bruno.

Per cercare di alleviare le sofferenze degli ospiti, gli spazi sono stati meticolosamente concepiti in relazione ai loro bisogni, all’esigenza di privacy e di socializzazione, alle dinamiche sociali, ai fattori psicologici e ai bisogni assistenziali e spirituali.

«L’obiettivo è stato quello di realizzare una struttura capace di interpretare le esigenze ed essere in sintonia con le emozioni e le difficoltà di pazienti, accompagnatori ma anche degli operatori», spiega
l’arch. Antonio Bruno
dell’ASL Napoli 1 Centro. «Volevamo dar vita ad un ambiente che potesse alleviare le sofferenze e trasmettere serenità, per questo sono state scelte finiture, colori e arredi in grado di trasmettere quanto più possibile il “senso della casa” e quindi un ambiente accogliente, familiare».

«Un hospice è un luogo di sofferenza emotiva, ma è anche uno spazio che può e deve trasmettere serenità e momenti di sollievo per il fisico e per l’anima» - dichiara il direttore sanitario Maria Corvino. «Nel momento in cui la malattia non risponde più ai trattamenti attivi i problemi di carattere psicologico, sociale e spirituale diventano prioritari. Lo scopo delle cure palliative è dare al paziente e ai suoi familiari la migliore qualità di vita, di fine vita, possibile».

«L’attivazione dell’Hospice San Gennaro, primo hospice di offerta pubblica per la città di Napoli - un altro è previsto a Scampia presso la struttura sanitaria Sciuti -, rappresenta un segnale importante di attenzione allo sviluppo e all’implementazione delle cure palliative per il territorio necessarie a garantire la dignità alla fine vita di ogni paziente e il sostegno ai familiari in un ambiente accogliente e confortevole» - dichiara il direttore generale Verdoliva - «e dimostra la capacità del Sistema Sanitario Regionale di adeguarsi alle esigenze assistenziali di una medicina sempre più attenta al miglioramento della qualità di vita dei malati, in particolar modo di quelli affetti da una malattia inguaribile». Prosegue Verdoliva «l’Hospice San Gennaro è una ulteriore tappa di un intervento più articolato relativo al complesso del “San Gennaro”; a tal proposito è previsto l’avvio dei lavori della Casa e dell’Ospedale di Comunità entro il 30 novembre, per la riqualificazione della corte interna, ascensori e restauro facciata principale entro il 15 dicembre ed il restauro delle facciate interne ed esterne entro il prossimo mese di febbraio».

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