Napoli, impianto GNL a Vigliena:
riaperta la consultazione pubblica

Napoli, impianto GNL a Vigliena: riaperta la consultazione pubblica
di Alessandro Bottone
Venerdì 15 Luglio 2022, 19:56
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L'iter per la realizzazione dell'impianto GNL nel porto di Napoli va avanti nonostante pareri contrari e osservazioni critiche. Nei giorni scorsi i consiglieri della VI Municipalità del Comune di Napoli hanno "bocciato" il progetto presentato dalle società Edison e Kuwait Petroleum Italia che riguarderebbe la darsena petroli che insiste nel confine di San Giovanni a Teduccio, quartiere nella zona orientale di Napoli. Ora la parola passa a istituzioni, associazioni e cittadini che possono dire la propria sull'ipotesi di realizzazione che vede contrario anche il presidente dell'Autorità portuale locale.

Difatti, la consultazione pubblica rispetto al procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è stata riaperta visto l'inconveniente tecnico evidenziato dal Comune di Napoli che «ha informato di non aver ricevuto la comunicazione (quella del deposito della documentazione integrativa, ndr) in quanto inviata ad un indirizzo di posta elettronica errato». Dunque, per presentare osservazioni e pareri sono stati concessi altri trenta giorni: il conteggio parte dal 12 luglio, data della nota del Ministero della Transizione Ecologica.

Enti locali, organi competenti, realtà associative e semplici cittadini possono esprimersi rispetto all'ulteriore documentazione elaborata dalle due multinazionali del settore energetico dopo la richiesta di integrazioni da parte del Ministero.

In particolare, possono presentare osservazioni anche per fornire nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi. Altresì, il progetto dell'impianto GNL nel porto di Napoli è soggetto a procedura di sicurezza per il controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose.

Il progetto consentirebbe di realizzare un serbatoio, a pressione atmosferica ad integrità totale, di 20mila metri cubi utile allo stoccaggio di GNL. Il porto, dunque, sarebbe pronto a ricevere navi metaniere e bettoline di capacità massima di circa 30mila metri cubi. Lo spazio scelto è la "darsena petroli", sito «già gestito con accurate e sofisticate procedure di sicurezza» e la cui «gestione operativa [...] è già attualmente in carico a Kuwait Petroleum Italia [...] che assicura la continuità di gestione sia operativa che della sicurezza di tutte le operazioni energetiche». Il nodo della sicurezza è quello su cui insistono comitati civici e consiglieri municipali di Napoli Est - così come il presidente dell'Autorità portuale Annunziata - che evidenziano la prossimità con abitazioni e con edifici di interesse storico, quale l'ex Cirio, che ospita i laboratori del Teatro di San Carlo, e il Forte di Vigliena.

Ulteriori aspetti potrebbero emergere nel corso della consultazione pubblica. Al contrario le due società dell'energia insistono sull'importanza dell'infrastruttura che permetterebbe al porto di diventare  «un polo attrattivo d’eccellenza per i traffici dei mezzi navali più puliti che transitano nel Mediterraneo».

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