Napoli, Metro Centro Direzionale: impresa a rischio crac, lavori fermi da un anno

Napoli, Metro Centro Direzionale: impresa a rischio crac, lavori fermi da un anno
di Paolo Barbuto
Martedì 23 Marzo 2021, 09:18
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Da un anno esatto sono fermi i lavori alla stazione Centro Direzionale della Linea 1 della Metro. L'azienda che li stava concludendo s'è arresa di fronte alla crisi e ai ritardi nei pagamenti, è stato trovato un sostituto che tra poco si metterà al lavoro per completare l'opera, ma c'è un incommensurabile prezzo da pagare: otto persone che hanno dedicato intelligenza, conoscenza, anima e corpo a quella stazione, resteranno senza impiego.

Si tratta del gruppo di non operai che, nonostante gli sforzi, non sono stati assorbiti nella nuova forza lavoro che terminerà la stazione.

Sono ingegneri, geometri, contabili, non smettono di credere che qualcuno alla fine riuscirà a salvare il loro impiego, la loro dignità e il futuro delle rispettive famiglie: hanno scritto a sindaco e assessori senza ottenere risposta, si rivolgono direttamente al de Magistris e alla città: «Abbiamo contribuito a realizzare quest'opera che è una meraviglia di ingegneria e architettura, abbiamo risolto problemi irrisolvibili, appianato situazioni imprevedibili, cancellato giorni di festa e serate in famiglia per portare a compimento questo piccolo capolavoro, non lasciateci fuori, senza stipendio, quando siamo a pochi metri dal traguardo».


LA RIPRESA
I lavori alla stazione dovrebbero ripartire nel giro di qualche settimana: alla Igr, che s'è sfilata dalla compagine dei soci di Metropolitana Spa, subentrerà un gruppo con Costruire Spa come capofila, all'interno del quale figurano anche Moccia e Consorzio Infrastrutture. L'affidamento della prosecuzione dei lavori è già stato ufficializzato, bisogna semplicemente rimettere in moto i meccanismi e ripartire per l'esecuzione di interventi che dureranno al massimo altri 18 mesi. La stazione nella parte inferiore è praticamente conclusa, mancano solo i dettagli finali, la porzione superiore, invece, ha bisogno di più attenzione perché va completata la ciclopica copertura in legno e va risistemata interamente la piazza di accesso.


Adesso si dovrà prevedere un ciclo intenso di interventi che consentirà di predisporre lo sprint finale per una stazione che è diventata un altro simbolo di cantiere infinito napoletano. «È vero, la situazione del Centro Direzionale ci ha messo in difficoltà, eravamo imbarazzati durante l'anno di blocco dei lavori - è onesto il presidente di Metropolitana Spa, Ennio Cascetta - però adesso finalmente possiamo dare una buona notizia ai napoletani. I lavori ripartono e non ci sarà più nessuna battuta d'arresto».


LA SOSTITUZIONE
La Igr, l'azienda che aveva in affidamento il cantiere, non è riuscita a far fronte al lungo periodo di crisi anche a causa del costante ritardo nei pagamenti: «Per andare incontro alle esigenze di quell'azienda - spiega Cascetta - ne abbiamo favorito la cessione delle quote societarie di Metropolitana Spa in modo da poter innestare il nuovo gruppo. È stato un percorso lungo e laborioso nel quale abbiamo cercato anche di assecondare le richieste del Comune circa il mantenimento dei posti di lavoro». Alla fine sono stati garantiti quelli dei 28 operai ma non c'è stata la possibilità di assorbire anche gli 8 non operai. Cascetta s'intristisce: «Sono vicino a quelle persone ma desidero che ciascuno di loro sappia che non abbiamo lasciato intentata nessuna strada per provare a conservare anche i loro posti. Purtroppo nelle trattative bisogna fermarsi a un certo punto e noi siamo stati costretti a fermarci».

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