E' stato il pioniere del franchising in Italia e a Napoli, dove ha portato i grandi marchi della moda e del lusso, facendo di Via Calabritto una delle strade simbolo dello shopping in Italia: Antonio Pisano, nome storico dell'imprenditoria campana, è morto la scorsa notte a 93 anni nella sua casa di Grottaromana a Posillipo. Uomo di grandi intuizioni, apripista dell’imprenditoria nel commercio e protagonista di tante battaglie per il decoro della citta fin dal dopoguerra, ha cominciato nel 1948, insieme al cognato Italo, con Bruno e Pisano, un negozio di abbigliamento e sartoria da uomo aperto ancora oggi.
Fu il suo trampolino di lancio: per il taglio originale della sue camice riceveva ordini da tutta Italia. Dal ponte di Chiaia a via Calabritto poche decine di metri che avrebbero però segnato la sua vita dapprima con la Bancarella, rivoluzionando la moda dei bambini che cominciarono a vestire come adulti, sjn dal primo jeans creato per i più piccoli, il NewMan. Sono stati tanti i bimbi napoletani, oggi personaggi anche illustri, che hanno sfilato a via Calabritto inaugurando la nuova tendenza. E poi via via tutti i grandi marchi, da Cacharel ad Etienne Aigner, da Trussardi a Damiani ma soprattutto la boutique di Cartier, per decenni punto di riferimento del lusso in città.
Tutto guidato personalmente dal suo ufficio all’interno di palazzo Calabritto dove ha lavorato con passione e dedizione fino a pochi giorni fa. Era stato da poco a Milano per un campionario e fino all’ultimo non ha lasciato a nessun altro allestire le vetrine del suo negozio.
I funerali si svolgeranno domani alle 12 nella chiesa di Santa Maria della Vittoria in Piazza Vittoria.