Napoli, il sindaco sfida il degrado: «Plebiscito più illuminato»

Napoli, il sindaco sfida il degrado: «Plebiscito più illuminato»
di Paolo Barbuto
Martedì 9 Novembre 2021, 07:17 - Ultimo agg. 10 Novembre, 07:23
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L’attenzione sul Plebiscito s’è riaccesa con vigore. La piazza simbolo della città, abbandonata e nel degrado, sta tornando centrale nel progetto futuro di Napoli. Ieri anche il sindaco Manfredi ha affrontato la questione, spiegando che le iniziative saranno tante, a partire da un’illuminazione più potente per offrire una maggiore sensazione di accoglienza e sicurezza.
 

A riaccendere i fari su piazza del Plebiscito è stato, a metà della scorsa settimana, Mario Epifani, direttore di Palazzo Reale da un anno, romano di nascita con esperienze in tante città d’Italia. Epifani, in un’intervista al Mattino, s’è chiesto perché Napoli non riesce a trasformare la sua piazza più significativa in un luogo di accoglienza e di ritrovo, perché quel meraviglioso “contenitore” non viene riempito di iniziative e viene, invece, lasciato in balìa dei teppisti e del degrado: «La piazza ha un grave problema di decoro e di pulizia - ha detto Epifani - Dietro il colonnato e in altre zone ci sono colonie di ratti, che si disputano avanzi di cibo.

Alcune parti sono un vero e proprio bivacco. La notte è un dormitorio di senzatetto, che sono a loro volta il sintomo di un grave disagio sociale a cui andrebbe data una risposta più sensibile e attenta. C’è un senso complessivo desolante di incuria che non fa bene all’immagine della città, al turismo, ma anche agli stessi napoletani che invece possono ritrovare in questa piazza così ampia, centrale, un nuovo simbolo di rinascita».

Epifani sa che per ottenere risultato è necessario fare squadra, così nel lanciare suo appello s’è rivolto direttamente al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e al Prefetto, Claudio Palomba; entrambi si sono subito attivati per affrontare la questione e i primi risultati si vedranno durante il comitato per l’ordine pubblico convocato in Prefettura per domani, quando uno degli argomenti sul tavolo sarà proprio la questione-Plebiscito.

Ma andiamo con ordine e partiamo dall’intervento più recente che è quello del sindaco Gaetano Manfredi il quale, ieri, ha spiegato di tenere in grande considerazione la vicenda: «La gestione di piazza del Plebiscito rappresenta una questione che io e l’intera Amministrazione abbiamo molto a cuore - ha spiegato - stiamo già lavorando insieme al prefetto Claudio Palomba ed al direttore di Palazzo Reale Mario Epifani, per individuare iniziative adeguate».

Tra le ipotesi che saranno messe sul tavolo degli incontri, Manfredi ha identificato le «misure finalizzate a migliorare la vivibilità della piazza, assicurare maggiore illuminazione e garantire una fruizione degli spazi per renderli più vissuti». Insomma, per rendere meno vuota e degradata piazza del Plebiscito bisogna partire da un progetto che la renda più viva, cominciando da un’illuminazione adeguata.

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La linea del sindaco ricalca esattamente quella ipotizzata dal Prefetto Palomba il quale, sull’edizione di ieri del Mattino, ha spiegato che, prima ancora di pensare alle questioni di ordine pubblico e di sicurezza, è necessario ripensare al decoro del luogo: «Affronteremo questa vicenda non solo sotto il profilo dell’ordine pubblico ma soprattutto sul fronte del decoro urbano - ha detto il prefetto di Napoli - perché, come ho avuto modo verificare a Torino, è una precondizione necessaria per ogni tipo di intervento». 

Il Prefetto ha anche spiegato che in questi casi il “lavoro di squadra” è determinante per la riuscita di un progetto: «Essendoci più attori in questa vicenda - ha spiegato Claudio Palomba - è bene trovare una soluzione che sia la sintesi di un confronto a più voci e su più livelli. In settimana, nel corso del comitato, affronteremo, anche in presenza del sindaco, il caso di piazza del Plebiscito. Ovviamente dopo il comitato affronteremo la questione in un tavolo più allargato, in grado di far dialogare altri soggetti istituzionali come Curia e Soprintendenza, accanto agli altri soggetti istituzionali interessati alla gestione di piazza del Plebiscito».

Insomma la strada è tracciata e prevede un dialogo fra uffici e istituzioni, in grado di far convogliare sul futuro di piazza del Plebiscito gli sforzi comuni di ciascuno.

Una delle prime occasioni di dialogo costruttivo potrebbe essere proprio quella del potenziamento dell’illuminazione che, come ha spiegato l’assessore Edoardo Cosenza, necessità di un confronto con la Soprintendenza. Difficile pensare di ottenere permessi per installare nuovi punti di illuminazione nell’ambito della piazza storica; possibile, invece, progettare un potenziamento delle fonti di luce attuali oppure la sistemazione di ulteriori punti in aree “nascoste” della piazza.

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