Napoli, i pavimenti della cappella Pappacoda spariscono sotto un tappeto di rifiuti

Napoli, i pavimenti della cappella Pappacoda spariscono sotto un tappeto di rifiuti
di Oscar De Simone
Sabato 21 Agosto 2021, 18:41 - Ultimo agg. 18:51
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Edificata nel 1415, ristrutturata nel 1772 ed ora vandalizzata da chi ha trasformato largo San Giovanni Maggiore in una discarica a cielo aperto. Uno scempio senza precedenti che vede al centro la cappella monumentale di San Giovanni dei Pappacoda i cui spazi interni alle recinzioni, vengono adoperati come pattumiera.

Come immondezzaio – con centinaia di lattine e di bottiglie in plastica e vetro – che poco alla volta ha coperto le antiche pavimentazioni.

Questi i “segni” del ritorno alla movida sfrenata che da mesi è tornata ad occupare l'area ai margini di via Mezzocannone.

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Una delle piazze simbolo dello svago notturno nel cuore del centro storico. «E' vergognoso – afferma il consigliere della II Municipalità Salvatore Iodice – vedere come nessuno si curi di questo monumento. Di questa testimonianza del passato della nostra città. Una cappella voluta da una delle famiglie più importanti della città e vicina al re Ladislao I d'Angiò che da anni, è sede delle sedute di laurea dell'Università “L'Orientale”. Bisogna intervenire subito per una rapida pulizia e per la messa in sicurezza del posto. E' necessario farlo per preservare il monumento e renderlo nuovamente visibile a tutti. Ma non basta. Altro punto importante è quello della vigilanza che deve essere attivata in zona. Non è più possibile consentire questi comportamenti ai vandali che frequentano la piazza. Le nostre bellezze vanno protette per il nostro presente e soprattutto per il nostro futuro. La battaglia per la civiltà deve essere portata avanti senza paura e senza sconti per nessuno».

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