È andato deserto il bando di gara del Comune di Napoli per la fornitura di 10 tram. Ne ha dato notizia ieri il sindaco Gaetano Manfredi, parlando a margine della seduta del Consiglio comunale, non nascondendo la sua «preoccupazione». Secondo il primo cittadino «la gara sui tram è andata deserta perché evidentemente il prezzo che era stato fissato non è più corrispondente alla situazione economica del momento». Dall'amministrazione comunale, si teme un effetto domino anche su altri bandi relativi a progetti importanti e cantieri che riguardano opere da realizzare in città: «I rincari che si stanno verificando stanno mettendo fuori linea tutte le previsioni che erano state formulate», ribadiscono da Palazzo San Giacomo.
La scadenza della gara per i 10 tram era stata fissata l'11 luglio, prorogata poi al 27 dello stesso mese. Il risultato è stato il medesimo: nessuna offerta presentata. Il valore complessivo dell'appalto è di 26 milioni di euro, di cui oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso pari a 7 milioni. Perché è andata deserta? «Sia per i costi che per i tempi», spiega l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità Edoardo Cosenza.
Chi in futuro si aggiudicherà la gara per i tram bidirezionali dovrà occuparsi di tutte le opere di progettazione, esecuzione e collaudo che garantiscano la messa in servizio a regola d'arte. I dettagli delle opere: «I rotabili bidirezionali dovranno avere sagoma, dimensioni e geometrie compatibili con i vincoli immodificabili imposti dall'infrastruttura tranviaria esistente, nonché dalle caratteristiche fisiche, tecniche ed impiantistiche della rete e del deposito di San Giovanni a Teduccio». I singoli veicoli dovranno poter transitare in ogni condizione con velocità di almeno 20 chilometri orari in corrispondenza della banchina di fermata senza interferire con l'infrastruttura. Si tratta di vetture che dovranno durare almeno 35 anni, considerando l'utilizzo giornaliero in media di 16 ore, più i tempi accessori di preparazione all'uscita, per un massimo di 19 ore. I tram dovranno andare a rinforzare le linee 1, 2 e 4. La densità di passeggeri toccherà punte massime di 4mila 500 utenti all'ora per direzione. Ogni tram dovrà poter percorrere una media annua di 40mila-50mila chilometri. Un progetto anche ambizioso ma che per il momento resta fermo al palo. A condividere le «preoccupazioni del sindaco» il presidente della commissione Infrastrutture del Comune Nino Simeone. «Speriamo si riescano a risolvere le difficoltà che si sono riscontrate. Non conosco nel dettaglio ciò che è accaduto ma sicuramente lascia perplessi venire a conoscenza di gare deserte, considerando anche che le aziende del settore, quelle che costruiscono tram e bus, hanno grande necessità di lavorare. Bisogna capire cosa sia accaduto».
Intanto piove sul bagnato. Per i tram linea 1 e 2 il servizio resta sospeso fino a lunedì 12 Settembre. Ad annunciarlo è stata ieri la stessa Anm. In alternativa, è possibile utilizzare sulla tratta Emiciclo Poggiorealepiazza Garibaldi, la linea 169 che per l'occasione prolunga il percorso da piazza Nazionale a piazza Garibaldi; sulla tratta piazza Garibaldipiazza Municipio le linee 151 e R2; sulla tratta via Colombo-via Marina-San Giovanni, la linea tranviaria 4; sulla tratta San Giovannipiazza Garibaldi le linee 195 e 254. Sullo stop alle due linee tram arriva l'affondo di Simeone: «Sospendere linee tram, quando già stiamo sospendendo alcuni servizi sulle funicolari, chiudendo le fermate intermedie e operando con linee dirette, mi sembra una cosa senza senso. Mi chiedo l'Anm quale servizio pubblico stia offrendo ai cittadini. Si proponessero soluzioni alternative, visto che quelle messe in campo da Anm non sono per nulla risolutive. Bisogna ripartire da zero - il messaggio di Simeone è diretto ai vertici dell'azienda di trasporto, ndr - e dobbiamo farlo presto. Spero di condividere con il sindaco le prossime azioni concrete che dovranno essere intraprese per portare un cambio di marcia all'azienda e quindi al trasporto pubblico locale in città».