Napoli Est, volontari ripuliscono il parco Troisi di San Giovanni a Teduccio

Napoli Est, volontari ripuliscono il parco Troisi di San Giovanni a Teduccio
di Alessandro Bottone
Domenica 8 Maggio 2022, 17:28 - Ultimo agg. 18:33
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Pulizie di primavera nel parco comunale 'Massimo Troisi' di San Giovanni a Teduccio, quartiere nella periferia orientale di Napoli. Questa mattina associazioni e cittadini hanno operato volontariamente per ripulire una parte del bene pubblico di viale 2 Giugno, nella cosiddetta zona di Taverna del Ferro. Ai circa cinquanta volontari si è unito anche Vincenzo Santagada, assessore al verde del Comune di Napoli.

 

L'iniziativa è stata organizzata dall'associazione Sii turista della tua città in collaborazione con Premio GreenCare, Euphorbia, I pollici verdi di Scampia, WAU! Napoli, Batù, Poesie metropolitane e Terra Dea.

I volontari delle singole realtà hanno rimosso il verde infestate per decine di metri quadrati di una parte del parco di Napoli Est da tanti conosciuto come "il laghetto" proprio per la presenza dell'invaso, ormai da tempo svuotato e senza cura. Diverse aiuole sono state ripulite proprio grazie allo sforzo sinergico degli attivisti e degli operatori delle aziende comunali 'Asìa Napoli' e 'Napoli Servizi'. Oltre ai prati l'intervento ha interessato anche molte piante e cespugli del "polmone verde" di Napoli Est.

L'assessore Santagada parla di una iniziativa non soltanto simbolica ma concreta per recuperare il parco comunale che, nei prossimi mesi, sarà oggetto di importanti lavori di riqualificazione attraverso le risorse del 'Piano Strategico' della Città Metropolitana di Napoli: un milione di euro a disposizione per restituire decoro e sicurezza all'enorme struttura che non vede interventi di manutenzione da anni. Difatti, molte aree del Troisi restano pericolose e inaccessibili - come la collinetta o l'area delle serre - e non ci sono servizi igienici a disposizione perché distrutti dai vandali così come molti elementi di arredo. Degrado e pericoli non risparmiano nemmeno l'area delle giostre, alcune distrutte, dove il tappeto antitrauma è completamente "saltato" per l'usura. L'assenza di manutenzione si nota anche sui diversi gazebo in muratura realizzati con l'intento di creare zone d'ombra per chi utilizza il parco: i manufatti mostrano segni importanti di degrado, specie intorno ai pilastri che li sostengono.

Con diversi decespugliatori è stata rimossa l’erbaccia anche intorno all’opera d'arte di Michelangelo Pistoletto. L'installazione artistica «Love Difference» è consumata dalla ruggine e nasconde pericoli di inciampo. Pochi metri più avanti c’è l'enorme vasca, per tanti simbolo dell'intero quartiere, che ormai accoglie soltanto acqua piovana e rifiuti: in passato è emersa l'intenzione di trasformarla in area per discipline sportiva, scelta che ha visto contrati molti cittadini. Bisogna attendere gli esiti della progettazione per capire il destino dell'invaso. A soffrire maggiormente è, senz'altro, il verde del Troisi che può contare alcune essenze rare in città, come spiega uno dei volontari intervenuti questa mattina. Alberi, cespugli e le numerose essenze arboree necessitano di manutenzione.

L'assessore Santagada - accompagnato dalla dirigente del servizio 'Verde della città', Teresa Bastia, e da diversi consiglieri comunali e della VI municipalità - ha spiegato che la collaborazione tra associazioni e cittadini è indispensabile per la cura del verde urbano. L'esponente della giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi intende rilanciare il progetto 'Adotta un'aiuola' specificando che ci saranno controlli per capire lo stato di manutenzione degli spazi già affidati. L'amministrazione comunale, spiega Santagada, ha già messo in campo, in pochi mesi, numerosi interventi sul verde, come si può notare nella mappa georeferenziata. Per migliorare la qualità del verde, agli occhi dell'assessore, è essenziale anche l'aiuto dei cittadini: a loro si rivolge chiedendo di essere più civili per rispettare il lavoro fatto finora anche grazie ai percettori del reddito di cittadinanza che ora collaborano alla cura degli spazi pubblici.

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Cure costanti e altre risorse, in termini di fondi e operatori, sono necessari per restituire ai cittadini dell’area orientale il Troisi e altri parchi della zona come il ‘fratelli De Filippo’ di Ponticelli, anch’esso beneficiario del finanziamento di Città Metropolitana. Molto lavoro da fare, invece, per provare a intervenire su altre strutture negate da anni come il parco Teodosia nel rione Pazzigno a San Giovanni e quello in via Mastellone a Barra.

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