Natale a Napoli, la tradizione della Novena eseguita dagli zampognari

Natale a Napoli, la tradizione della Novena eseguita dagli zampognari
di Andrea Aversa
Sabato 18 Dicembre 2021, 22:12 - Ultimo agg. 22:30
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Ricordo che fin da piccolo non vedevo l'ora che le feste natalizie si avvicinassero, non solo per l'arrivo di Babbo Natale e dei regali che portava con sè, ma anche per quello degli zampognari. Di fronte casa dei miei genitori, a partire dal 16 dicembre per ogni giorno fino al 24, venivano una coppia di sonatori, armati di zampogna e ciaramella. Iniziava ufficialmente la tradizione della 'Novena', la preghiera che ha origini religiose e popolari, cantata a partire dai nove giorni che anticipano la Vigilia.

Ancora oggi questa usanza è più che mai viva. Nei quartieri popolari della città, in questi nove giorni - nei pressi delle edicole votive - è ancora possibile ascoltare composizioni classiche natalizie, come la celebre 'Tu scendi dalle stelle'. L'emozione, almeno per quanto mi riguarda, è sempre quella di un tempo. Forse proprio perché la mente torna a quando ero un bambino e cioè quando il Natale era vissuto nella sua essenza più vera.

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"Da anni portiamo avanti questa tradizione - ha detto Cristoforo - Una cultura che a Napoli è ancora forte. Ogni giornata, per nove giorni, scendiamo la mattina per far ritorno a casa la sera. Nel frattempo suoniamo la novena in vari luoghi della città. È una cosa che ci siamo tramandati di generazione in generazione".

"Abbiamo già degli appuntamenti prefissati - ha proseguito e concluso lo zampognaro - All'interno dei palazzi, all'esterno delle cappelle, in casa, nelle scuole. Ogni anno annunciamo la nascita di Cristo fino al giorno della Vigilia, ovvero il 24 dicembre. È sempre bello percepire l'emozione delle persone che ci ascoltano. Tra le poche sensazioni che ancora si vivono in famiglia".

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