Negozi storici, ok del Tar

Round a favore del gruppo guidato da Unione industriali, Confcommercio e Acen contro Camera di Commercio

Camera di Commercio
Camera di Commercio
di Dario De Martino
Venerdì 26 Gennaio 2024, 11:07
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Camera di Commercio contro "associazioni storiche". Siamo al penultimo atto, almeno dal punto di vista amministrativo. E il round, questa volta, va a favore del gruppo guidato da Unione industriali, Confcommercio e Acen che si contrappone all'attuale management dell'Ente camerale a guida Ciro Fiola.

Tra le parti prosegue una battaglia amministrativa in vista del rinnovo dell'organo camerale.

Il Tar ha riammesso alla competizione elettorale le sigle che erano state escluse dalla Camera di Commercio. A piazza Borsa, però, non ci stanno e già annunciano il ricorso al Consiglio di Stato. Sarà quello l'appuntamento in cui si deciderà davvero chi l'avrà vinta definitivamente sul piano amministrativo. Già perché intanto due sigle delle associazioni storiche annunciano anche un esposto alla Procura della Repubblica.

Esposto a cui Fiola risponde provocatoriamente: «Sarò ben lieto di illustrare al signor Procuratore il sistema associativo dell'apparentamento delle autoproclamate associazioni "storiche"», dice annunciando poi a sua volte querele. Non solo. «La Camera di Commercio di Napoli - si legge in una nota - prende atto delle sentenze con cui il Tar Campania ha riammesso alcune associazioni ma non va sottaciuto, tuttavia, che il Consiglio di Stato lo scorso settembre si è espresso diversamente. Nel merito della vicenda ha confermato la legittimità dei provvedimenti di esclusione assunti dal segretario generale della Camera di Commercio di Napoli. Palese, dunque, l'infondatezza di quanto affermato dai presidenti delle autoproclamate associazioni storiche quando sostengono che il segretario generale potrebbe alterare i risultati elettorali, operando in modo difforme rispetto ai dettami legislativi».

Ma andiamo con ordine. Sono state pubblicate ieri le sentenze emesse dal Tar. Si tratta di sei ricorsi diversi, presentati dalle "associazioni storiche", che erano state tutte escluse dal rinnovo dell'organo camerale. Cinque di queste (Confcommercio, Compagnia delle opere, Federdat, Confimprese e Cna) erano state escluse per la mancata coincidenza territoriale della loro forma organizzativa rispetto all'ambito di competenza della Camera di Commercio di Napoli. Vale a dire: erano state "tagliate" dall'Ente Camerale perché associazioni prive di una struttura a livello provinciale.

Il Tar, però, ha contestato l'interpretazione della Camera di Commercio dando ragione alle associazioni. Il sesto ricorso è stato quello vinto dall'Acen che era stata esclusa per motivi di irregolarità delle firme del Presidente nelle dichiarazioni fornite. Il Tribunale amministrativo, così, ha riammesso le associazioni alla competizione elettorale. Dalla Camera di Commercio, però, sono già pronto al ricorso al Consiglio di Stato. D'altronde a settembre, la Camera di Commercio aveva già vinto nel corso di un altro secondo grado di giudizio. Prima della sentenza di merito, infatti, le associazioni storiche avevano chiesto anche una sospensiva del provvedimento dell'Ente di piazza Borsa: ebbene, in quel caso, dopo la vittoria al Tar, le "associazioni storiche" avevano perso al Consiglio di Stato. Intanto, sulla base di quelle sentenze del Consiglio di Stato, la Camera di Commercio continua a valutare come «legittime» le procedure portate avanti. Ma non è tutto. Ieri i presidenti dell'Unione industriali Costanzo Iannotti Pecci e quello dell'Acen Angelo Lancellotti hanno annunciato anche un esposto alla Procura della Repubblica.
 

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