Pasqua a Napoli, hotel pieni: «Ora la svolta, ecco il nostro decalogo»

Pasqua a Napoli, hotel pieni: «Ora la svolta, ecco il nostro decalogo»
di Valerio Iuliano
Domenica 10 Aprile 2022, 09:00
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Napoli torna ad essere una meta privilegiata per i viaggiatori internazionali, almeno per europei e nordamericani. Il turismo intravede la possibilità di rilanciarsi dopo la catastrofe dei due anni di pandemia. Ma per gli operatori la condizione essenziale per un successo duraturo è quella di un radicale miglioramento dei servizi. In concomitanza con il via a Procida capitale della cultura, Federalberghi lancia un appello - in forma di decalogo - al Capo dello Stato e agli enti locali.

I livelli del servizio sono ancora lontanissimi da quelli di una città europea. «Se da un lato si apprezza - spiega Antonio Izzo, presidente di Federalberghi Napoli - l'apertura della fermata Duomo della linea 1 della metropolitana e il prossimo inserimento dei nuovi treni, dall'altro restano disservizi gravi per una città turistica.

Il servizio su gomma è scadente». Sul fronte dell'efficienza, l'aeroporto, il porto e la stazione ferroviaria hanno fatto grandi progressi negli ultimi anni. Ma non basta. «Soprattutto nella zona della ferrovia - sottolinea Izzo - persistono gli episodi di delinquenza. Servono iniziative per sfruttare al meglio il restyling da poco completato».

Gli albergatori hanno denunciato spesso l'insufficiente presidio del territorio da parte delle forze dell'ordine. «Il problema della sicurezza - continua Izzo - non riguarda solo la malavita e la microdelinquenza, ma anche la movida che in alcune zone - in particolare Centro Storico e Vomero - può diventare pericolosa. È necessario aumentare le pattuglie in strada e creare presidi fissi nelle zone sensibili».

La questione riguarda lo smaltimento dei rifiuti, ma anche «lo spazzamento delle strade e lo svuotamento dei cestini». Nei periodi in cui aumentano i flussi turistici, occorre incrementare anche il numero degli addetti alla pulizia. «Se il servizio resta invariato, dinanzi ai turisti si presenterà l'immagine di una città sporca». 

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Al centro storico, come nel resto della città, scarseggiano gli infopoint. Un viaggiatore, in un video sul web, si chiede come sia possibile che siano chiusi nei giorni festivi. «I turisti sono abituati a servizi efficienti - evidenzia Claudio Boccalatte, responsabile dell'Hotel Europeo - che a Napoli sono assenti. Trovare un bagno pubblico è una chimera. Eppure sono state proposte molte soluzioni anche con l'utilizzo dell'imposta di soggiorno».

«Un primo passo - sottolinea Adele Pignata, azionista dell'Hotel Santa Lucia e dell'Hotel Oriente - è stato fatto con l'ottenimento di fondi pubblici». Si tratta di 13 milioni di euro derivanti dai finanziamenti Pon Metro. «Ma la nuova amministrazione dovrà dedicarsi anche alla valorizzazione della linea di costa Posillipo-Marechiaro-Santa Lucia, attraverso l'istituzione di bateaux turistici. Occorre organizzare attività attrattive, perché il lungomare è la vetrina di una Napoli internazionale». 

Anche nei periodi di sold out, gli alberghi restano semivuoti nei giorni feriali. «Durante la settimana mancano eventi o congressi che attraggano il turismo business. Perciò un organismo come la Dmo, che questa amministrazione sta cercando di costituire, sarebbe fondamentale per candidare Napoli come sede di prestigiosi convegni». A completare l'elenco delle richieste degli albergatori, ci sono le attività promozionali - «una buona campagna pubblicitaria potrebbe indirizzare decine di migliaia di turisti verso Napoli» - e un intervento sulla pressione fiscale. 

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