Posillipo, cartolina negata a Napoli: scoppia la guerra dei pini

Posillipo, cartolina negata a Napoli: scoppia la guerra dei pini
di Paolo Barbuto
Giovedì 17 Febbraio 2022, 23:45 - Ultimo agg. 18 Febbraio, 19:22
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La vergogna del viale costellato di resti d’albero abbattuti potrebbe essere cancellata, il Comune è pronto a piantare nuovi alberi per restituire dignità a Viale Virgilio, però lungo la strada di palazzo San Giacomo c’è un ostacolo di traverso, l’ha piazzato la Soprintendenza: «Al posto dei pini gli agronomi suggeriscono la piantumazione di essenze differenti, propenderebbero per i lecci - spiega l’assessore al verde Santagada - Si tratta di un suggerimento utile perché attualmente i pini sono soggetti all’aggressione di parassiti difficili da eliminare e poi la crescita di quegli alberi provoca dissesti all’asfalto e ai marciapiedi. La Soprintendenza, però, pretende che tornino i pini e ci troviamo in un momento di impasse». Insomma, intorno alla rinascita del verde a Posillipo è scoppiata la guerra dei pini.

Per piazzare nuovi alberi lungo Viale Virgilio il parere della Soprintendenza è determinante. Si tratta di un’area a vincolo paesaggistico e ogni intervento deve necessariamente ricevere il placet di Palazzo Reale. Attualmente in città è in corso la piantumazione di molti alberi, conseguenza dell’arrivo di fondi per oltre cinque milioni di euro che vengono da Città Metropolitana. Nella maggior parte delle strade già interessate dalla piantumazione (le ultime a Fuorigrotta) non c’è stato bisogno di confrontarsi con la Soprintendenza, per Viale Virgilio, invece, è stato necessario aprire una procedura burocratica che, per adesso, è solo all’inizio. Vincenzo Santagada ha ascoltato il parere preliminare dell’ordine degli agronomi, poi ha convocato una prima riunione di carattere generale alla quale hanno preso parte sia gli agronomi che i dirigenti del servizio verde del Comune, assieme alla Soprintendenza. Proprio nel corso di quell’incontro sono venute fuori le prime differenze di vedute che hanno portato all’attuale situazione di stallo. 

Ovviamente allo stato attuale non esiste una soluzione, anche se proprio l’assessore al Verde del Comune chiarisce che «non ci sono motivi di tensione con la Soprintendenza e assieme troveremo una soluzione adeguata».

La questione sta tutta nella ricostruzione storica che la Soprintendenza ha eseguito prima di affrontare la questione della piantumazione dei nuovi alberi. Quando, negli anni ‘30 del secolo scorso venne ideato quel lungo viale alberato, si decise di “dedicare” quei pini appena piantati alla memoria dei soldati italiani caduti nella Prima Guerra Mondiale «Attualmente la Soprintendenza - spiega l’assessore Santagada - chiarisce che va rispettato il quadro semantico dell’area e che i pini vanno ripristinati per ricostruire lo scenario che fu voluto all’epoca della realizzazione».

Insomma, vista da questa angolatura, la “guerra dei pini” sembra che non abbia nessuna possibilità di soluzione se non quella prevista dalla Soprintendenza. Anche se sono già in campo le diplomazie per cercare di raggiungere un compromesso.

 

Una via d’uscita per evitare la nascita di un nuovo viale lungo il quale gli alberi sono destinati a devastare l’asfalto e a finire abbattuti in un tempo troppo breve per la vita di una città (settant’anni sono un battito di ciglia nell’evoluzione di una metropoli), si sta cercando, battendo diverse piste.

Una delle soluzioni per evitare problemi alle piante, a prescindere dall’essenza che verrà piantumata, è quella di prevedere una maggiore distanza fra gli alberi rispetto a quella realizzata nel 1930. Lasciando più spazio alle radici si evitano problemi di dissesto stradale e si ottiene una maggiore longevità degli alberi. Una seconda ipotesi potrebbe essere quella di alternare varie specie piantando un pino e un leccio in sequenza, prevedendo comunque una maggiore distanza fra albero e albero per evitare affollamento di radici. Resta, infine, prima di progettare l’avvio dei lavori, la questione del rifacimento di strade e marciapiedi. Finché non verrà rimesso in sesto l’asfalto e non saranno ripristinati i vialetti laterali, non inizierà la piantumazione dei nuovi alberi. 

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Eventuali lavori stradali effettuati dopo la messa a dimora di piante giovani, aumenterebbe il rischio di mortalità e di malattia degli alberi. Insomma, anche se sembra vicina, la rinascita di viale Virgilio è ancora distante, il percorso è colmo d’insidie, dalla “guerra dei pini” alla burocrazia dei lavori stradali. Almeno, però, il percorso è stato avviato. 

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