Rione Sanità, degrado e abbandono per la fontana "Lava dei Vergini", ridotta a cumulo di rifiuti

La fontana della Lava dei Vergini al Rione Sanità
La fontana della Lava dei Vergini al Rione Sanità
di Antonio Folle
Giovedì 28 Settembre 2023, 20:24
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Il rione Sanità da ormai diversi anni contende ai Quartieri Spagnoli il primato del territorio su cui si concentrano le maggiori attenzioni da parte dei turisti di tutto il mondo. Nascita di nuovi b&b, attività di ristorazione, bar e altre attività destinate ai turisti che arrivano per "immergersi" nel cuore pulsante di Napoli hanno lentamente soppiantato, nei vicoli e nelle stradine, bancarelle e piccoli negozietti a conduzione familiare. Una metamorfosi che va avanti tra luci e ombre, tra proteste per quella che in gergo si definisce "gentrification" e la soddisfazione per una economia che comincia finalmente a girare dopo anni di promesse quasi sempre disattese.

Nonostante il boom turistico e la conseguente necessità di riqualificare il territorio anche dal punto di vista urbanistico, però, in quartieri come il rione Sanità continuano a resistere sacche di degrado difficili, se non impossibili, da estirpare.

Nel celeberrimo borgo dei Vergini la fontana "Lava dei Vergini", installata nei primi anni 2000 continua, nonostante le proteste di attivisti e comitati civici di zona, ad essere un vero e proprio immondezzaio. L'opera d'arte, che simboleggia l'antichissimo e ormai estinto fenomeno della "lava", è nascosta tra i sacchetti abbandonati e il pattume che la circonda, condannata ed essere utilizzata, quando va bene, come una panchina.

Alcuni anni fa l'allora consigliere della III Municipalità Francesco Ruotolo, scomparso nel 2020, ingaggiò una furiosa battaglia per ottenere il ripristino dell'acqua nella fontana del borgo Vergini, sottolineando l'importanza di tenere in vita un monumento destinato a ricordare alle nuove generazioni la necessità di curare il territorio per scongiurare il ripetersi di fenomeni come quello, appunto, della famigerata lava dei Vergini. I generosi sforzi di Ruotolo, però, non hanno portato i loro frutti e quella che potrebbe rappresentare a tutti gli effetti un simbolo del quartiere è oggi poco più di un "oggetto" di poco conto destinato a scomparire non solo dalla memoria collettiva, ma dalla vita stessa del quartiere.

 

E, come avvenuto anche in casi analoghi, il degrado denunciato sul noto gruppo Facebook "Fatti di Napoletani Perbene", non si limita ad essere una delle tante "vergogne di quartiere". Il degrado della fontana è visibile persino dal satellite, immortalato su Google Earth, a disposizione dell'intero popolo del web. Una assurda situazione che, per un territorio ricco di storia e cultura come il borgo Vergini, rappresenta un controsenso. Una delle tantissime contraddizioni di una città che da un lato cerca disperatamente di "farsi bella" agli occhi dei visitatori di tutto il mondo e, dall'altro, non riesce a nascondere sotto al tappeto un degrado figlio del mix letale rappresentato da inciviltà e incuria istituzionale. 

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